Le colpe sono divise in due

Il Napoli non riesce ancora a trovare la strada per la vittoria, e solo due mesi fa si trovava in testa alla classifica. Con il pareggio maturato in casa nell’ultimo turno con la Lazio, la squadra di Sarri è scivolata al sesto posto a meno nove dalla Juve. Chi è finito maggiormente sul banco degli imputati (oltre alla facile penetrazione della difesa napoletana) è Manolo Gabbiadini. Il ragazzo bergamasco ancora non ha trovato le giuste quadrature in un ruolo che continuiamo a ripetere non è il suo, ma solo questo non può però essere una giustificazione per il Gabbia, poiché è anche l’impegno e la fiducia che manca. La fiducia, proprio quello che anche Sarri in diverse interviste ha esternato (anche quando è stato espulso a Crotone) che Manolo godesse a pieno della sua fiducia e di tutto l’ambiente. Però qualcosa non torna, perché se il tecnico “difende” il calciatore a parole, i fatti non gli danno tanto ragione, perché a Manolo non viene mai concessa l’opportunità di giocare per intero i 90 minuti. Nelle ultime due gare, era partito titolare con il Besiktas ad Istanbul poi sostituito dopo 60′ da Mertens e con la Lazio Sarri ha preferito lasciarlo in panchina fino al 67′ lasciandogli giocare il finale di partita. Ma anche negli altri match il povero Manolo non ha mai staccato il biglietto per tutti e novanta minuti. È vero che con il falso nueve con Mertens centravanti qualcosa è arrivato (vedi Crotone e Empoli) ma per il livello fin troppo basso degli avversari non può essere considerata la miglior scelta o la cura per il reparto offensivo, perché le difficoltà si sono presentate ugualmente. Provate a mettervi voi nei panni di Manolo e provate a capire se veramente c’è la fiducia in lui da parte del tecnico, non si può bocciare un calciatore giudicandolo per tre o quattro palloni sporchi che gli vengono lanciati dai compagni in venticinque/trenta minuti di gioco che gli vengono concessi, sarebbe snervante, sarebbe ingiusto. È per questo che sarebbe più giusto metterlo in condizione di esprimersi, di farlo giocare anche più di un’intera partita, anche se si andrebbe a nascondere in campo per tutti i novanta minuti, così almeno si potrà dire che Manolo non è per il Napoli e sarebbe giusto quindi farlo partire dalla panchina. Quello che sembra emergere un po alla luce e che tra Sarri e Gabbiadini chissà per quale assurdo motivo (che va al di là del campo) non scorre buon sangue e ciò lo si può notare anche da diversi episodi accaduti nella stagione precedente.

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