NAPOLI – MILAN: FACCIAMOGLI VEDERE L’INFERNO!
Una delle più belle soddisfazioni mai assaggiate dal popolo partenopeo. Il Napoli arriva a Manchester da vittima sacrificale per i milioni dello sceicco. Tutto sembrava già scritto e perfino San Gennaro sembrava essere rimasto nel capoluogo partenopeo per preparare i festeggiamenti di lunedì. Tutti parlavano dell'Inter, tutti parlavano del Milan, tutti parlavano, chissà poi perchè, della Juventus. L'Inter non vive un gran momento e le testate nazionali si sono sbizzarriti addirittura, siamo appena a metà Settembre, sul possibile sostituto di Gasperini; quindi si parlava del "miracolo" Milan capace di bloccare il Barcellona sul 2 a 2 nonostante un solo minuto di possesso palla. Poi si parlava della Juventus, forse per capire cosa avessero fatto il martedì o il mercoledì, ma certamente non del Napoli se non per il folklore dettato dal ritorno in Coppa Campioni dopo 21 anni. Oggi, invece, si parla solo del Napoli. Quel Napoli che improvvisamente diventa bandiera italiana, adesso conviene logicamente, in Europa, l'unica squadra a non sottomettersi ma capace di andare in Inghilterra e dettare calcio anche ai milioni del City. Chiusa nella bacheca dei ricordi, la foto del match europeo lascia spazio alla sfida di domenica sera: Napoli – Milan. Sono tre anni che gli azzurri non battono i rossoneri in casa conquistando due pareggi e una sconfitta. Galliani, Allegri e qualche strapagato pappagallo dicono di non aver paura, eppure il primo sintomo della tensione sta nel parlare con spiccata arroganza piangendo sulle assenze. Si, il Milan ha paura e forse per la prima volta dai tempi di Maradona. Napoli deve controllare i suoi istinti, restare calmo e organizzarsi per non arsi prendere dalla foga, il resto verrà fatto dallo stadio San Paolo pronto ad organizzare l'accoglienza ideale per i milanisti: l'inferno! Dopo questa partita vedremo quel che succederà, intanto battere i rossoneri non è solo importante per la classifica, ma una rivalsa per i rappresentanti del Sud al cospetto di chi porta il vessillo del Nord. La lotta dei briganti, alla riconquista dell'orgoglio, parte anche da qui.
MILAN Massimiliano Allegri già lucida i vari oggetti scaramantici dopo aver perso in sequenza Ibrahimovic, Ambrosini e Boateng. Il tecnico rossonero non modificherà la squadra dal suo 4-3-1-2 ma verrà rivista sia la fase offensiva che quella mentale. Ritmo lento e basato sul controllo di palla, fase passiva composta dai quattro in linea e due di supporto. Molto passerà per i piedi di Seedorf che fungerà da regista avanzato mentre Van Bommel proporrà fisicità in mediana. Occhio alle scorribande di Nocerino mentre Pato e Cassano proveranno a scardinare la difesa azzurra. Grande sofferenza, però, potrebbe arrivare dalla velocità esterna del Napoli e dalla superiorità che questa porta in fase di contropiede.Indisponibili. Flamini, Robinho, Mexes, Gattuso, Ibrahimovic, Ambrosini, Boateng, Inzaghi, Zambrotta
Formazione (4-3-1-2 Abbiati (32); Abate (20), Nesta (13), T. Silva (33), Antonini (77); Nocerino (22), Van Bommel (4), Aquilani (14); Seedorf (10); Pato (7), Cassano (99) All. Massimiliano Allegri
Napoli. Il compito più arduo per Walter Mazzarri sarà quello di mantenere sulla Terra l'entusiasmo azzurro. Il Napoli ha dimostrato, sia a Cesena che a Manchester, di possedere un gruppo all'altezza della situazione e non solo per i volti nuovi, ma anche per i grossi miglioramenti di alcuni elementi dello zoccolo duro. Solito 3-4-2-1 con ritmi alti e mentalità contropiedistica con un consiglio spassionato: tenere la difesa non troppo alta e marcare a zona. Un difesa con troppo spazio alle spalle potrebbe dare al velocista Pato la possibilità di attaccare gli spazi mentre, la marcatura a uomo, è sconsigliabile visto che nell'uno contro uno le punte milaniste possono far male. Meglio abbandonare la foga per far spazio all'intelligenza. Fernandez dovrebbe fare il suo esordio da titolare mentre Dossena riprenderà il posto sul settore mancino; Lavezzi è ancora in dubbio ma anche un suo recupero potrebbe suggerire una staffetta con Pandev. Indisponibili. Britos, Donadel
Formazione (3-4-2-1) De Sanctis (1); Campagnaro (14), Cannavaro (28), Aronica (6); Maggio (11), Inler (88), Gargano (23), Zuniga (18); Hamsik (17), Lavezzi (22); Cavani (7) All. Walter Mazzarri
Ballottaggi: Zuniga 80% – Dossena 20%; Aronica 80% – Fernandez 20%; Gargano 60% – Dzemaili 40%; Lavezzi 50% – Pandev 25% – Dzemaili 20% – Mascara 5%