NAPOLI-JUVENTUS DAL 45 AL 60 (2° PARTE)

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Tre e quattro rispettivamente le le vittorie fra azzurri e bianconeri nel corso di questo periodo, contornate dalla bellezza di ben sette pareggi. Quelle del Napoli però, hanno anche assunto un’ importanza particolare nella storia del club partenopeo. La prima, ottenuta per 3 –2 in rimonta sul due a zero il 18 gennaio 1953 in uno Stadio del Vomero letteralmente impazzito di gioia al termine di novanta intensissimi minuti. Con la celebre coppia di attaccanti danesi John Hansen – Praest la Juve era scattata in avanti dopo appena nove minuti. Alla mezz’ ora però il vantaggio era già stato annullato con altre due reti straniere, quelle di Pesaola e Jeppson. Il due a due non si schiodò sino al 90°, quando il “ fornaretto di Frascati “, al secolo Amadeo Amadei, con una vera e propria folgore da fuori area, regalò il successo ai propri colori. L’ indomani, molti giornali riportarono la foto di Carletto Parola ( quello della famosa rovesciata delle figurine Panini ) singhiozzante abbracciato al palo alla fine del match.

Ma la partita delle partite fra Napoli e Juve è senz’altro quella del 20 aprile 1958, disputata ancora al Vomero sotto la direzione del principe del fischietto Concetto Lo Bello, che con un coraggio non comune, accettò di dirigere l’ incontro pur con la folla assiepata per terra ai bordi del campo, tanta era la gente che si riversò al campo, in quella dolce Domenica d’ aprile. Fu un susseguirsi altalenante di emozioni. Dopo appena sei minuti il punteggio era già sull’ uno a uno, frutto della rete di Vinicio e dall’ autogol di Greco. Napoli ancora in avanti con Vinicio, nuovo pareggio di Gino Stacchini ( in seguito fidanzato di Raffaella Carrà ). Al 77° di testa Vinicio di testa va di nuovo in gol. Gara finita ? macché, a soli quattro minuti dalla fine l’ indomita Juventus pareggia per la terza volta con Montico. Ma ecco, che solo dopo due minuti, Bertucce raccoglie le ultime forze, e con un tiro non particolarmente forte, ma terribilmente preciso sigla il memorabile 4 –3 finale. Alla fine la folla portò in trionfo Lauro, che freneticamente agitava il suo famoso fazzoletto bianco…Napoli – Juventus segna anche l’ inizio del matrimonio d’ amore fra il Napoli e lo Stadio S. Paolo, visto che l’ impianto di Fuorigrotta venne inaugurato il 6 dicembre 1959, proprio in occasione di un match contro la “ Vecchia Signora “. Fortunatamente, il Napoli vinse per 2 –1, grazie ai gol di Vinicio e Vitali, ai quali la Juve rispose parzialmente con un tiro dal dischetto di Sergio Cervato, il terzino che batteva i rigori

Prima di vestire la maglia azzurra, Omar Sivori fece letteralmente a polpette la retroguardia azzurra il pomeriggio del 21 maggio 1960, contro un Napoli in disarmo già quasi matematicamente retrocesso. Tripletta del “ cabezon “ contornata da una rete dell’ “ eterno juventino “ Gaimpiero Boniperti per un 4 –0 finale senz’ appello. Boniperti andò in gol anche il 18 – 3 – 1951 ( 1 –1 finale ), mentre la vigilia di S. Silvestro del 1951 ed il 17 gennaio del 1954 la Juve si impose col medesimo punteggio di 2 –1, come anche il 23 dicembre 1956, nonostante il gol di Luis Vinicio. Fra i pareggi da segnalare quello pirotecnico del 23 marzo 1947 terminato per 3 –3.

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