Con il Cesena solo gioie al San Paolo

Ah, se il Napoli avesse lo stesso bilancio con altre squadre ! Complessivamente, su 15 gare ( 3 in B ) disputate al San Paolo fra gli azzurri ed il simpatico Cesena, per ben 12 volte il risultato è stato favorevole ai ” nostri ” con soli tre pareggi. E neppure in Romagna i bianconeri sono mai riusciti a spuntarla. Quasi impossibile fare meglio di così… La gara che andiamo a ricordare, si è giocata in un bel pomeriggio di sole invernale, il 5 dicembre 1976, davanti a spalti gremiti ai limiti della capienza ( 70.000 spettatori con 63.000 abbonati ! ), numeri che oggi sarebbero impossibili, visto che la attuale capienza dell’ impianto di Fuori grotta è sceso a circa 60.000 unità. La stagione in questione è quello del 1976 -1977, che vide Juventus e Torino duellare fino alla fine punto a punto ( erano ancora due quelli in palio per la vittoria ), tanto da stabilire un record imbattuto per i campionati a 16 squadre : 51 a 50, su 60 disponibili ! Il Napoli, allenato per la terza volta nella sua storia da Bruno Pesaola, resse fino ad un certo punto, per poi mollare completamente alla fine, tanto da non riuscire neppure a qualificarsi per la coppa Uefa edizione 1977 -1978. Al momento della gara con il Cesena allenato da Tom Rosati comunque, Savoldi e c. erano ancora in lotta per lo scudetto, anche perché si era solo alla giornata numero otto. Agli ordini di Mattei di Macerata, così scesero in campo le squadre : Napoli con Carmignani, Orlandini, Catellani, Burgnich, Vavassori, Esposito, Massa, Juliano, Savoldi, Vinazzani e Chiarugi. Gli ospiti invece erano : Boranga. Lombardo, Oddi, Beatrice, Batistoni, Cera, Bittolo, Frustalupi, De Ponti, Rognoni e Mariani ( 46° Bonci ). Visto che all’ epoca in Italia nessuno utilizzava la difesa a zona, raccontiamo come erano disposte le marcature rigidamente ad uomo, sia in attacco che a centrocampo : Catellani -Mariani, Orlandini-Bittolo, Vavassori – De Ponti, Lombardo – Massa, Oddi – Chiarugi, Batistoni – Savoldi, Frustalupi – Juliano e Rognoni – Esposito. Come si noterà, per infortunio, era assente Peppe ” Pal’ è fierro ” Bruscolotto. Gli azzurri partono subito all’ arrembaggio ma, complice l’ ottima difesa del Cesena, faticano a trovare spazio ed a creare palle -gol. Il punteggio si sblocca al 32° : Peppe Massa, napoletano della Torretta, dal limite dell’ area fa partire un magnifico ” shoot ” di destro, che si insacca imparabilmente alle spalle di Lamberto Boranga, il portiere – medico ( anzi pure biologo ). Ora gli spazi ovviamente si allargano, il Napoli, pur non producendo un gioco scintillante, fallisce più di qualche occasione, ma il primo tempo si chiude con l’ esiguo vantaggio di un gol. Il risultato viene messo al sicuro al 60° : Claudio Vinazzani spara un gran botta dal limite dopo uno scambio con Savoldi e Massa , la sfera viene deviata da Beatrice che beffa il proprio portiere. Ora il punto sarebbe attribuito ad ” Andreotti ” ( così era soprannominato Vinazzani, per le sue capacità dialettiche ), ma allora azioni del genere erano classificate come autoreti. Il terzo gol nasce ancora da una iniziativa da Massa che serve Juliano sulla 3/4. Il capitano serve Luciano ” Cavallo pazzo ” Chiarugi, che, appena dentro l’ area, fa partire un gran tiro dritto per dritto sul quale neppure stavolta Boranga può farci nulla. A cinque minuti dal termine il Cesena con Bonci, che brucia sullo scatto Catellani su lancio di Rognoni, fissando il punteggio sul 3 -1 finale a favore del Napoli. Fu una gara non giocata particolarmente dagli azzurri, ma nella quale le prodezze dei singoli fecero la differenza, creando anche numerose occasioni da gol, oltre a realizzarne tre. Quello che ci vorrebbe lunedì er riscattare una maledetta notte ucraina…
EMANUELE OROFINO

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