NAPOLI-JUVENTUS 13/12/87(2-1)

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A nostro modesto avviso è stato il Napoli più forte della storia, ma purtroppo alla fine non vinse nulla. Stiamo parlando della squadra edizione 1987 -1988, quella all' indomani del primo storico scudetto. In estate arrivarono un grande attaccante come Antonio Careca, ed un ottimo difensore del calibro di Giovanni Francini. In avanti c' era la " Ma.Gi.Ca. ", costituita da Diego, Bruno Giordano e per l' appunto Careca, con in panchina Andrea Carnevale, in una epoca in cui era rarissimo, che una squadra italiana, potesse vantare una simile schiera di attaccanti, con una così prestigiosa riserva di lusso. Fino alla giornata numero 25 ( le partite in tutto erano 30 ), tutto andò a gonfie vele, nel finale di stagione però, complice forse una preparazione troppo accelerata in vista dello scontro settembrino contro il Real Madrid ( si giocava ancora con gare ad eliminazione diretta da subito ), gli azzurri franarono clamorosamente soprattutto sul piano fisico, ed il Milan di Arrigo Sacchi potè così effettuare il clamoroso sorpasso, venendo pure a vincere al San Paolo per 3 -2 a due turni dalla fine. Ma comunque, negli occhi di chi come noi ha avuto la fortuna di vederla dal vivo, resterà indelebile la spettacolarità di quella squadra, che dettava legge in tutta Italia. Una delle gare più attese ( come sempre ) era naturalmente quella contro la sempiterna Juventus, benché i bianconeri non fossero in quel campionato nella loro edizione migliore. Quando fu il turno di Napoli – Juventus ( 13 dicembre 1987 ), i bianconeri erano già sotto di 5 punti dagli azzurri, dietro pure la Samp di Vialli e Mancini, il MIlan e la Roma di Liedholm ( la vittoria ne valeva 2 ). Sotto un cielo plumbeo ( anche se non piovve ), di fronte ad uno stadio stipato all' inverosimile, così scesero in campo le squadre : Napoli con Garella, Ferrara, Francini. Filardi, Ferrario, Renica. Careca ( 75° Miano ), De Napoli, Giordano, Maradona e Sola ( 60° Bruscolotti ).  Come si noterà, quel giorno nell' undici base, mancavano per infortunio Salvatore Bagni e Ciccio Romano. L' ex tecnico del Napoli Marchesi rispose con : Tacconi, Favero, Bruno, Cabrini, Brio e Tricella. Magrin ( 68° Mauro ), Bonini ( 55° Alessio ), Rush, De Agostini e Laudrup. Gli azzurri partono all' attacco, concludendo per 4 volte a rete con Maradona, Careca e Giordano, ma mai in maniera davvero pericolosa. Al 26° arriva il primo gol : con un diabolico pallonetto da fuori area, Diego cerca di sorprendere Tacconi un pò fuori dai pali : il portiere respinge corto, Filardi rimette al centro, ed a porta vuota " Rambo " De Napoli, pur quasi incespicando sul pallone, fa centro. Da quel momento in poi però, è la Juve a fare la partita, chiudendo gli azzurri nella propria metà campo. Garella fa buona guardia ( facendo pure una grande parata su Magrin ), ed il 1° tempo si chiude sull' 1 -0. Nella ripresa continua il forcing bianconero, che viene premiato al 76°. Cabrini colpisce di testa, servito su calcio d' angolo da Massimo Mauro. Stavolta Garella non può nulla, riuscendo solo a schiaffeggiare la sera . Quando ormai il pareggio sembra scritto, uno scriteriato fallo di mano in area di Favero, a tre minuti dal termine ( in seguito ad una punizione in realtà molto dubbia ) , regala a Maradona la possibilità di segnare il 2 -1 decisivo su rigore. Che grande festa si scatenò alla fine… 

 

C'è molto equilibrio nelle sfide all' ombra del Vesuvio fra con i bianconeri. Compresa la gara di serie B del 2006 -2007 ( 1 -1 ), gli azzurri sono davanti di una incollatura : 21 vittorie a 20, con il contorno di 27 pareggi. Negli ultimi anni, con un poker di vittorie firmate fra il 2007 ed il 2011, gli azzurri sono ripassati avanti nel conteggio complessivo. Le due ultime due gare però sono terminate in pareggio. Dopo aver ( finalmente ! ) espugnata Catania, sarebbe proprio il caso si infliggere la seconda sconfitta della stagione alla (quasi) imbattile Juventus. Speriamo lo sia fino a Domenica sera…   

 

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