NAPOLI DE PROFUNDIS

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Contro l’Atalanta il Napoli perde la sua terza partita consecutiva in campionato è viene risucchiata al sesto posto in classifica, scavalcata pure da quella Roma che doveva vivere un anno di transizione ed invece si candida seriamente tra le pretendenti all’ultimo posto utile per la Champions del prossimo anno.Ed invece il Napoli, che era chiamato a confermare quanto di buono fatto la scorsa stagione nell’ambito di una crescita costante e graduale, compie un inspiegabile passo del gambero che porta gli azzurri ad avere una classifica deficitaria rispetto alla scorsa stagione con una differenza di ben 17 punti in meno!Se la squadra di Mazzarri avesse fatto gli stessi punti della scorsa stagione a quest’ora staremmo a parlare  di una squadra in piena lotta scudetto con Milan e Juventus…Ed invece il Napoli non solo non dimostra di crescere ma addirittura sprofonda come peggio non poteva fare, proprio quando la concentrazione e le forze sono canalizzate esclusivamente verso il campionato.Squadra demotivata e ferma sulle gambe quella di Mazzarri che dimostra di soffrire troppo le assenze dei titolarissimi e di non avere alternative al modulo base con Maggio e Zuniga larghi sulle fasce e con Hamsik pronto ad inserirsi in zona gol.Ma a parte l’aspetto tattico è quello psicologico che più preoccupa.Gli azzurri dopo la sconfitta di Londra e l’eliminazione della Champions hanno perso gli stimoli, quasi come se fossero appagati da una stagione che andava onorata diversamente e che ha ancora dei verdetti emettere, non ultimo la finalissima di coppa Italia del 20 maggio che potrebbe essere un buon inizio per iniziare a vincere qualcosa.Eppure arrivare a quella data in queste condizioni potrebbe essere deleterio.Troppo facile dare le colpe a qualcuno in particolare; le responsabilità vanno equamente divise tra società, tecnico e giocatori, La società ha troppe volte nel corso della stagione cercato di svuotare di contenuti agli occhi dei giocatori quel campionato che avrebbe dovuto rimanere l’obiettivo base per le ambizioni della squadra e che invece, per bocca dello stesso De Laurentiis, è stato messo in secondo piano rispetto alla Champions in cui il Napoli ha ben figurato e che potrebbe essere un miraggio l’anno prossimo.La campagna acquisti poi poteva essere di ben altro profilo se soltanto De Laurentiis avesse capito che per fare il salto di qualità non servono solo giovani forti ma questi vanno fatti crescere accanto a giocatori che abbiano il callo della vittoria e siano trascinatori in campo e fuori. Vedasi l’esempio della Juventus con Pirlo, Buffon e Del Piero, giocatori che sono bandiere in campo e fuori e sanno motivare i compagni più giovani. Al Napoli mancano giocatori con questa personalità e di questa caratura.Mazzarri, dal canto suo, ha cercato troppi alibi in questa stagione ed i fatti gli stanno dando torto.Troppi punti persi e troppi giocatori sovrautilizzati a discapito di elementi giovani su cui la società ha fatto forti investimenti e che sono stati letteralmente “bruciati” dal tecnico toscano che ha dimostrato scarsa capacità ed attitudine a lanciare volti nuovi e a valorizzare il patrimonio della società.I giocatori, infine, che troppo spesso fanno parlare i loro procuratori e si preoccupano più di strappare un rinnovo che di vincere qualcosa nella loro carriera. Qualcuno di loro forse non ha ancora cucita addosso la maglia azzurra a dispetto delle parole.Insomma c’è rabbia, soprattutto perché in poche partite si sta dilapidando un patrimonio e si sta gettando alle ortiche quanto di buono conquistato in tre anni di gestione Mazzarri.Forse il tecnico toscano è stato talmente bravo da far rendere al meglio una squadra mediocre che fino all’altro ieri si era camuffata da grande ed aveva reso più di quanto valesse in realtà?Per quello visto nelle ultime 5 gare sembra proprio che finite le motivazioni sia uscito fuori il vero Napoli che altro non è che una squadra di media classifica e nulla più.A questo punto, da qui a fine campionato, perché non rischiare qualche giovane in più tipo Vargas e Fernandez.Si comincerebbe almeno a pianificare il nuovo Napoli della prossima stagione e capire se sia il caso o meno, dopo il de profundis, cominciare anche un bel repulisti di personaggi che non meritano la maglia del Napoli, con la speranza che finalmente anche De Laurentiis cominci a capire come si fa a creare una grande squadra, magari guardando la tanto odiata Juventus, quella sì una società che ha saputo crescere in poco tempo ed, al contrario del Napoli. con poche chiacchiere, unità d’intenti e competenza calcistica, qualità che sembrano avere in pochi nelle fila societarie.

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