NAPOLI – BOLOGNA: TRE PUNTI AL RAGU’

E’ da Napoli – Bologna che tutto ebbe inizio. Ottobre 2009, al San Paolo fa il suo esordio Walter Mazzarri, che proprio contro i rossoblù, e senza remore, inizia a raccoglie i cocci di quel che resta del Napoli di Donadoni, trasformandolo da una squadra molle ed impacciata in una gang di spietati macinatori di punti. Da quel giorno è stata una cavalcata che non ha conosciuto intoppi, alla conquista prima dell’Europa League, poi del terzo posto attuale in campionato dopo dodici incontri. Il Bologna, appunto. Prima vittima sacrificale di quel toscanaccio a cui ribolle il sangue nelle vene, che a distanza di poco più di dodici mesi torna domenica a Fuorigrotta per immolarsi nuovamente al cospetto degli azzurri. Già, perchè la voglia di Lavezzi e soci di continuare a riempirsi i polmoni con l’aria di alta classifica, a braccetto con la crisi nera in cui versa la società di Porcedda che ha suscitato profondi malumori e consistenti attriti tra squadra e dirigenza, potrebbero far si che quella di scena domenica sera al San Paolo sia una gara, se non già scritta, quantomeno pesantemente sbilanciata dalla parte del Napoli. Ben lungi dal pensare che sarà una passeggiata, con i rossoblù che fino ad oggi hanno disputato comunque un buon campionato, ma se le grane societarie cominceranno ad avere ripercussioni anche sulla squadra, adesso che il caso – Bologna è esploso con tutto il suo fragore, allora saranno altri i fattori che si ergeranno a giudici di questa sfida, decidendone la sorte per i ragazzi di Mazzarri. L’impatto con la partita in primis, che non dovrà in ogni caso esser presa sotto gamba onde evitare spiacevoli sorprese. E non ultima la stanchezza di molti uomini-chiave azzurri, impegnati in settimana in giro per il mondo con le proprie nazionali, e tornati a Castelvolturno con tanto stress a acido lattico in più nelle gambe di quanto il pesante tour de forca azzurro non avesse già prodotto. Per la seconda volta il Bologna crocevia del Napoli e del suo tecnico toscano: quel 2-1 della passata stagione fu la prima pietra dell’impero mazzarriano all’ombra del Vesuvio, il risultato di questa partita può essere invece la consacrazione di un Napoli che punta davvero in alto, senza timori, senza soggezione alcuna. Senza pietà. Alla Mazzarri, insomma. 

BOLOGNA – Il principale obbiettivo degli uomini di Malesani sarà quello di riuscire a distaccarsi dalle vicende societarie, cercando almeno per 90 minuti di non esserne travolti. Certo è che a livello tattico, indipendentemente dall’atteggiamento mentale, è lecito attendersi al San Paolo un Bologna molto chiuso e attento in fase difensiva. Malesani schiererà il cosiddetto “albero di Natale” 4-3-2-1, con Buscè e Gimenez a supporto della punta centrale Marco Di Vaio, tridente pronto a sfruttare qualche ripartenza nel caso in cui gli azzurri dovessero scoprirsi troppo alla ricerca del pertugio giusto. Facile pensare che in fase di non possesso le due mezze punte scendano sulla linea mediana per rinforzare il centrocampo con un arcigno 4-5-1, lasciando il solo Di Vaio avanti alla linea del pallone. Pesanti le assenze dei due interdittori Mudingayi e Perez , con Casarini e Della Rocca al loro posto. I due esterni Garics e Rubin potrebbero cercare di tener bassi quelli di Mazzarri, mettendo in difficoltà il Napoli, ma è plausibile che la spinta maggiore provenga dall’ex napoletano sulla corsia destra, con Rubin più guardingo in fase difensiva.

Formazione: (4-3-2-1): Viviano; Garics, Portanova, Britos, Rubin; Casarini, Ekdal, Della Rocca; Buscè, Gimenez; Di Vaio A disposizione: Lupatelli, Moras, Morleo, Mutarelli, Krhin, Ramirez, Meggiorini. All. Malesani

NAPOLI – Questa è la partita in cui Mazzarri dovrà sudare e guadagnarsi un bel 10 in pagella. Al tecnico toscano spettano infatti una serie di ardui compiti: in primo luogo dovrà tenere alta la concentrazione della squadra, affinchè i suoi uomini non affrontino con le molle un avversario di cui tanto si è parlato in questi giorni per vicende che vanno al di la del terreno di gioco. Dovrà poi centellinare le forze e scegliere saggiamente gli uomini da schierare, valutando con parsimonia la condizione soprattutto dei reduci dagli impegni con le nazionali e dimostrando di riuscire a gestire lo stress fisico e mentale dei suoi ragazzi. Per questo motivo in casa Napoli non mancano i dubbi di formazione: se appare  molto difficile che Mazzarri possa rinunciare ad un Lavezzi in condizione strepitosa seppur reduce da un viaggio intercontinentale, maggiori interrogativi riguardano invece Edinson Cavani, apparso in leggero affanno nelle ultime uscite (seppur sempre generosissimo) ed utilizzato per l’ennesima volta in maniera sconsiderata dal suo ct Tabarez, ossia per tutti e novanta minuti dell’amichevole tra Uruguay e Cile di qualche giorno fa. Plausibile che Mazzarri gli preferisca, almeno in partenza, il più fresco Josè Sosa schierando il Pocho come prima punta. In difesa ballottaggio Santacroce-Grava, con il primo favorito per comporre la linea a tre al fianco di Cannavaro e Campagnaro. Dubbi anche per quanto riguarda la coppia di esterni, con Dossena e Zuniga leggermente favoriti su Vitale e Christian Maggio, che sta attraversando un momento di forma tutt’altro che invidiabile ragion per cui questa volta Mazzarri potrebbe tenerlo fuori. Indisponibili Aronica e Yedba. Gli azzurri potrebbero soffrire della solita difficoltà che li affligge quando affrontano, soprattutto tra le mura amiche, squadre molto abbottonate e guardinghe: questo scenario è ipotizzabile anche per la gara di domenica sera, ma stavolta sono necessari i tre punti per restare in alto, e bisognerà scalfire il fortino di Malesani con il gioco e con le idee. Difficilmente basteranno le ripartenze, ma con la giusta convinzione non c’è Bologna che regga alla gang di Mazzarri.

Formazione: (3-4-2-1): De Sanctis; Santacroce, Cannavaro, Campagnaro; Zuniga, Gargano, Pazienza, Dossena; Hamsik, Sosa; Lavezzi. A disposizione: Iezzo, Grava, Cribari, Maiello, Maggio, Cavani, Dumitru. All. Mazzarri.

Ballottaggi: Santacroce 80% – Grava 20% ; Zuniga 60% – Maggio 40% ; Dossena 80% – Vitale 20% ; Sosa 70% – Cavani 30% 

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