NAPOLI, ATTENTO ALLE “PORTE APERTE” DEL VIMINALE

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Alla fine è arrivata la decisione che nessuno si aspettava. Alla partita Roma-Napoli, in programma allo Stadio Olimpico il prossimo 31 agosto e valevole per la prima giornata di Campionato 2008-09, potranno assistervi anche i tifosi partenopei. Cade, dunque, il divieto che negli ultimi precedenti aveva tenuto forzatamente lontani i supporters azzurri dalle gradinate della capitale, visti i non proprio ottimi (per usare un eufemismo) rapporti che intercorrono con quelli giallorossi. In molti penseranno: “Finalmente ha vinto il calcio”. Chissà se, però, ha vinto il Napoli con questa decisione, che potrebbe finire per rivelarsi un’arma a doppio taglio per il club di Aurelio De Laurentiis. Questo il comunicato ufficiale diramato nel primo pomeriggio di oggi dal Viminale: L'acquisto di un solo biglietto per spettatore ospite per le partite di Campionato Roma-Napoli e Fiorentina-Juventus in programma il 31 agosto: è quanto ha deciso il Casms, il Comitato di analisi per la sicurezza delle manifestazioni sportive, riunitosi oggi al Dipartimento della Pubblica sicurezza. Per la sola gara Roma-Napoli, «caratterizzata da un maggior livello di rischio», è stata decisa la vendita dei biglietti per i tifosi ospiti solo in punti vendita determinati, sotto il diretto controllo della società sportiva Napoli Calcio, «che dovrà garantire il riscontro dei documenti di identità degli acquirenti e fornire al Questore di Napoli l'elenco degli stessi».

In termini pratici ciò significa che la società Calcio Napoli verrà ritenuta direttamente responsabile della distribuzione dei tagliandi, dovendo garantire, dunque, circa i soggetti ai quali verranno venduti i biglietti. A questo punto, in caso di disordini, il Napoli rischia davvero grosso in termini di sanzioni disciplinari, che potrebbero oscillare dalla chiusura ai tifosi azzurri di un imprecisato numero di trasferte successive fino alla squalifica del San Paolo. Ora, visto che i tifosi capitolini godono di una ormai nota a tutti impunità, in quanto sono liberi di far scoppiare una “Santa Barbara” di petardi in ogni partita casalinga e di accoltellare quanti tifosi avversari vogliano senza che nessun provvedimento venga mai preso (come dimostrabile dai dati di fatto degli ultimi anni), in caso di tafferugli fra opposte tifoserie non sarebbe poi una gran sorpresa se la colpa fosse riversata sui sostenitori azzurri e di conseguenza sul Napoli. I precedenti del club partenopeo, inoltre, non sono dei più favorevoli: negli ultimi anni, infatti, è risultata essere di gran lunga la società più multata, oltre ad essere stata la squadra che nella scorsa stagione ha avuto meno di tutte i tifosi al suo fianco quando era di scena in trasferta. Se poi con la memoria torniamo indietro alla squalifica del San Paolo in occasione di Napoli-Frosinone a causa di quattro petardi, e quella in Napoli-Livorno per una bottiglina di yogurt, allora c’è poco da stare sereni e tranquilli. Infine un’ultima cosa sulla quale riflettere: in una partita ugualmente ad alto rischio come Fiorentina-Juventus, non è stato adottato lo stesso provvedimento di riversare la responsabilità dell’organizzazione della trasferta dei suoi tifosi alla società torinese, come invece deciso nel caso del Napoli. Che dietro quest’apertura nei confronti della tifoseria azzurra si nasconda un imminente pericolo per la società napoletana? Non ci resta che attendere gli sviluppi di questa vicenda ed incrociare le dita, nella speranza che domenica tutto possa andare per il meglio.

 

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