Muro Manolas, Insigne leader, soffre il centrocampo: decisivi gli episodi

Il Napoli vince forse la partita decisiva per centrare la qualificazione alla prossima Champions League. Gli azzurri scendono in campo dopo il trionfo della Juventus sull’Inter ed avevano una pressione sulle spalle che pesava quanto un macigno: dovevano fare l’impresa a Firenze, proprio lì dove tre anni fa il Napoli di Sarri lasciò lo scudetto. Ci è riuscita la squadra di Gattuso, nonostante una partita difficilissima, contro una Fiorentina arrabbiata per il 6-0 dell’andata, che non ha regalato nulla. Napoli non brillantissimo, Viola ben messa in campo: nel primo tempo funziona il piano gara di Iachini che costringe gli azzurri a fare la partita in spazi strettissimi. Poche occasioni per gli ospiti: pericoloso un paio di volte Bakayoko di testa, qualche conclusione da fuori e poi la traversa di Insigne. Null’altro. Vlahovic l’uomo più insidioso dei padroni di casa (un gol annullato per fuorigioco): la Fiorentina si affida alle sue sponde per lanciare lungo e far salire la squadra. Nella ripresa, un episodio cambia il volto del match: calcio di rigore per il Napoli e Insigne porta in vantaggio i suoi sulla respinta del portiere. A quel punto, il campo si apre e gli azzurri diventano devastanti in contropiede: raddoppio Napoli con Zielinski, che trova una deviazione decisiva e mette al sicuro il punteggio. Vittoria di sofferenza, di cuore, tutt’altro che scontata. Non esaltanti alcune prestazioni individuali: centrocampo lento, ha pesato l’assenza di Demme. C’è da sottolineare ancora un grande Osimhen, invece, che non ha segnato neanche oggi ma si è sacrificato ed ha propiziato il gol del raddoppio con un cambio gioco spettacolare. Continua la lotta punto a punto con la Juventus: sarà battaglia fino alla fine; domenica, intanto, ultima giornata di campionato con il Napoli impegnato in casa col Verona ed i bianconeri in trasferta a Bologna.

 

 

PAGELLE

Meret 6: nel primo tempo non compie una sola parata. Nella ripresa tempestivo in un paio di uscite alte.

Di Lorenzo 6: meno brillante del solito, sbaglia diversi appoggi a Politano e non spinge come nell’ultimo periodo.

Manolas 7,5: si preoccupa di contenere la velocità di Vlahovic ed è tra i meno in difficoltà del pacchetto arretrato. Imperioso negli anticipi. Un muro.

Rrahmani 7: Vlahovic è un avversario difficilissimo da marcare: la Fiorentina lo cerca spesso con palle lunghe ed il kosovaro non sempre gli prende il tempo di testa. Mezzo in voto in più per il rigore procurato.

Hysaj 6: non spinge praticamente mai e non sempre è impeccabile nell’uno contro uno. D’astuzia ferma una pericolosa ripartenza di Ribery.

Fabian 6: tenta qualche verticalizzazione, ma vicino a Bakayoko è l’unica mente pensante del centrocampo. Non favorito dai pochi movimenti delle punte. In affanno per i ritmi alti imposti dalla Fiorentina

Bakayoko 6: non è disastroso come qualche mese fa, ma nemmeno riesce ad essere un valore aggiunto come ci aspettava. Lascerà tra una partita senza aver lasciato mai il segno.

Politano 6: si instardisce troppo quando si accentra invece di dare ampiezza sulla fascia. Cresce nella ripresa, ma si accende a sprazzi.

Zielinski 6,5: ci prova subito con una conclusione da fuori, ma per il resto quasi mai pervenuto. Fino al gol, nel momento in cui accompagna l’azione di contropiede e per fortuna trova la deviazione vincente che cambia completamente la traiettoria del suo tiro.

Insigne 7,5: grida ancora vendetta la traversa su punizione. Poco nel vivo del gioco, soffre anche un problema fisico che lo condiziona. Ma è decisivo nel gol che sblocca una partita difficilissima. Anche un assist all’attivo: onnipresente insomma, anche se non al top.

Osimhen 7: parte forte, dettando la profondità e lottando su ogni pallone. Poi si spegne un po’ nel finale di primo tempo. Nella ripresa, con un cambio di gioco spaziale mette la palla sui piedi di Insigne, che servirà l’assist del raddoppio a Zielinski.

 

Mertens sv

Lozano sv

Petagna sv

 

Gattuso 6,5: arriva un po’ stanco il Napoli alla partita più importante del campionato, ma per fortuna qualche episodio gira a suo favore e pertanto porta a casa una vittoria forse decisiva ai fini della qualificazione in Champions. Purtroppo è in silenzio stampa e quindi non può spiegarci perche Demme ha saltato la seconda partita di fila. È vicino però al raggiungimento dell’obiettivo sbandierato ad inizio anno.

 

Alessio Pizzo

Studente in Comunicazione Digitale, appassionato di calcio, tecnologia e buone letture. Vanta già esperienza giornalistica con 100 *100 Napoli

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