Milik inadatto al 433, si o no?

ACCUSA(PM LUIGI GIORDANO)

Solita croce del Napoli è il terminale offensivo ossia Arek Milik. Nel 433 voluto da Gattuso, i suoi limiti si appalesano ancora di più. Non riesce a venire incontro ai compagni per accorciare il gioco, non riesce a fare salire la squadra, raramente riesce a proteggere il pallone dalla marcatura dello stopper avversario. E soprattutto rimane per tutte queste carenze isolato ed abbandonato in attacco perché non riesce a costruirsi le occasioni da solo. Lui rende meglio quando ha un attaccante vicino che gli crea gli spazi e con cui può duettare da vicino, in special modo con Mertens. Spesso con Insigne non si prende proprio e non capisce i movimenti del talento frattese

DIFESA(AVV.ANTONIO LEMBO)

Milik ha sempre giocato nel 4-3-3, sia ai tempi dell’Ajax che nelle stagioni di Sarri. Peccato che proprio le stagioni Sarriane siano per lui state le più sfortunate per via del doppio infortunio al crociato. Fu capace però di essere un terminale offensivo efficace quando ebbe la fortuna di poter giocare. È un caso che con Ancelotti nel 4-4-2 abbia reso bene perché fu la prima e unica stagione completa da quando era a Napoli. Se si valuta la media gol nel 4-3-3 di Sarri era altissima. Il Napoli adesso vive di una fase di metamorfosi tecnica e tattica e chiaramente anche in uno schema a molti noto, le metodologie di sviluppo del gioco sono diverse. Milik contro la Juve non avrà certo fatto una delle migliori partite in fase offensiva ma riguardo le intese con i compagni si è sempre fatto trovare pronto all’uno-due come anche nel caso dei due gol. Troverà anche lui la via della rete così come la miglior forma per chiudere bene la stagione.

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