Lo Zibaldone azzurro: Spal-Napoli dalla A alla Z
Riviviamo la partita di ieri pomeriggio con il classico gioco dell’alfabeto
Apoteosi al Mazza al fischio finale. Un punto d’oro in chiave salvezza che solo il peggior Napoli poteva regalare.
Batosta terrificante per il vero obiettivo che era stato dichiarato dal tecnico. Ora testa bassa e pedalare per non rischiare di perdere addirittura il treno Champions. C’è poco da scherzare.
Comincia a spron battuto il match la Spal di Leonardo Semplici che aggredisce uomo su uomo il Napoli. Quella punizione di Petagna grida ancora vendetta. La gara poteva andare anche diversamente…
Disastrosa l’ingenuità di Sebastiano Luperto che anziché rifugiarsi in fallo laterale cerca di giocarla avanti favorendo la ripartenza che porta alla rete di Kurtic.
Ennesimo passo falso della stagione. Se non ottieni il massimo contro Cagliari, Genk, Torino e Spal non puoi lottare più di tanto, anzi meglio guardarsi le spalle.
Fraseggio poco fluido, con idee ridotte ai minimi termini e intensità che va sempre ad intermittenza. La stagione di questo passo potrebbe incanalarsi sui binari del fallimento.
Gestione del vantaggio pessimo, con un Napoli che ha mollato la presa prendendo gol in un momento in cui il risultato andava congelato. Immaturi ed immotivati.
Hysaj- Con l’infortunio di Kevin Malcuit il terzino albanese molto probabilmente non andrà via nel mercato di gennaio. È destinato a rimanere a vita in azzurro.
Imbarazzanti i commenti d’ottimismo dopo una prestazione ed un risultato del genere. Una squadra di questo livello non può accontentarsi di un punticino contro l’umile Spal.
Lanci lunghi velleitari e privi di qualunque meta. Ormai è una nefasta costante, palla al piede il Napoli non sa cosa fare.
Milik- Nonostante i soliti limiti ormai conosciuti, il centravanti polacco si dimostra sempre orgoglioso e sblocca il punteggio con una bella conclusione da lontano. Potrebbe fare molto di più nel finale quando calcia centralmente davanti a Berisha.
Nervosi e delusi tutti i tesserati azzurri che escono dallo stadio a testa bassa. La macchina si è inceppata e forse non ci sarà modo di aggiustarla fino a fine stagione.
Ospitali e cordiali i ferraresi che accolgono nel migliore dei modi i napoletani sia all’interno che all’esterno dello stadio. Non saranno rapidissimi nel servizio ma può andar bene anche così.
Pragmatica ed organizzata la Spal che riesce ad imbrigliare la manovra dei partenopei. Va detto che ora risulterebbe semplice a molte squadre.
Questione di attributi che bisognava tirar fuori dopo i pareggi di Juventus ed Inter, invece il Napoli ha ben pensato di entrare in campo con una determinazione non sufficiente e si è ritrovata la sorpresa dietro l’angolo.
Rendimento stagionale molto deludente. Era lecito aspettarsi notevoli miglioramenti ma questo Napoli gioca peggio dello scorso anno.
Superlativo Ospina che con un intervento mostruoso nega il vantaggio alla Spal. Se nell’ultima settimana i migliori in campo sono stati i portieri un problema ci sarà.
Tribuna stampa del Mazza che vanta di un numero considerevole di televisioni ma è estremamente piccola e non c’è neanche lo spazio per appoggiare un computer. Paradosso!
Un punto che ha il sapore della sconfitta e cambia definitivamente gli obiettivi del Napoli in campionato. Si lotta per il terzo, o forse quarto posto.
VAR che annulla il calcio di rigore per fallo di mano di Vicari. Decisione che appare corretta, inutile invocare lo scandalo.
Zielinski- Uno dei pochi a salvarsi. Nel vivo del gioco toccando una grande quantità di palloni, ma predica nel deserto.