Lo Zibaldone azzurro: Napoli-Atalanta dalla A alla Z
Riviviamo la partita di ieri sera con il classico gioco dell’alfabeto
Avversario ostico che riesce sempre a trovare il modo e i tempi giusti per circondarti. Serviva un lampo di genio per cambiare la trama, buon per noi che sia arrivato.
Boato fragoroso che si libera al minuto 93. È una vittoria insolita, atipica, ma ancora più bella perchè afferrata con cattiveria e sofferenza. Per una volta l’estetica non è servita…
Cristante come Caldara, il prologo è stato da horror. Da febbraio ad agosto assistiamo alle medesime scene. Benedetto minuto cinquantasei, benedetto Piotr!
Duecentotrentasei minuti di imbattibilità contro il miglior attacco della scorsa stagione. Onore a Gian Piero Gasperini, validissimo maestro che ha fatto scendere sulla terra le meravigliose stelle sarriane. Comuni mortali per una notte.
Emblematico il caso riguardante Marek Hamsik: è fondamentale per questa squadra, nessuno lo mette in dubbio, ma probabilmente era il caso di lasciarlo a riposo dopo tre prestazioni non propriamente eccellenti. Del resto alle sue spalle non ci sono “semplici” riserve…
Fraseggio macchinoso, a tratti inesistente nella prima frazione di gioco. Un Napoli irriconoscibile che non riusciva proprio ad esprimersi. Cambia tutto nei secondi quarantacinque minuti: i partenopei gettano via giacca e cravatta per indossare canottiera e pantaloncini sporchi. Anche con l’abito da operaio…vincere si può!
Ghoulam-Ancora una prestazione positiva per il terzino algerino. Spinta costante sull’out di sinistra, anche nel primo tempo è uno dei pochi a salvarsi.
Hateboer- Non demerita per nulla rendendosi piú volte propositivo, tuttavia non ha la tecnica di Conti e questo non è un dettaglio da poco per gli orobici.
Immenso- Spaventosa e commovente la prestazione di Andrea Masiello che dimostra di essere il dominatore in assoluto dell’area di rigore. I suoi sforzi sovrumani non portano però alcun punto. Gregario.
Leziosi i tre piccoletti nella prima metà di gara. Ostinati nel cercare ripetutamente la giocata di fino che si è rivelata altamente controproducente.
Mostruosa la personalitá con cui Diawara è entrato in campo prendendo le chiavi del centrocampo. Intelligenza fuori dalla norma, Amadou non ha prezzo.
Netto dominio territoriale nella ripresa. Al di là dell’eurogol, l’Atalanta ha pagato le fatiche compiute nel primo tempo quando hanno fatto sentire perennemente il fiato sul collo agli azzurri.
Otto marcatori diversi che hanno timbrato il cartellino in quattro partite. La forza del collettivo.
Punteggio pieno al termine dei due match inaugurali della stagione. La sensazione è che ogni minimo passo falso quest’anno possa essere pagato a caro prezzo, è un campionato che sembra essere apertissimo.
Questa vittoria può e deve rendere i partenopei consapevoli delle loro capacità. Si può vincere sempre anche quando si ha la luna storta.
Rog- Primo gol in maglia azzurra per il croato che è in grado di spaccare letteralmente le mediane avversarie con la sua consueta intensità e qualità particolarmente invidiabile.
Sensazionale il “lob” di Allan che ha dato il via all’azione del 2-1 firmato Mertens. Tanto lavoro oscuro per quello che è ed ha giá dimostrato di essere un vero e proprio fuoriclasse.
Tre sostituzioni pressoché perfette che hanno contribuito a legittimare una vittoria tutt’altro che scontata. Dopo aver sbagliato l’undici iniziale Maurizio Sarri riesce a trovare il bandolo della matassa prediligendo sostanza e aggressività.
Unisono il coro dei tifosi che incitano un loro beniamino, il leader dello spogliatoio, l’uomo che mister Sarri non vorrebbe mai perdere. La domanda sorge spontanea: perchè non si è riusciti a trovare un accordo? L’interesse della squadra viene prima di tutto…
VAR che interviene al 13′ per verificare un presunto tocco di mano nell’area di rigore partenopea. Un sospiro di sollievo prima della doccia gelata di qualche secondo piú tardi.
Zielinski- Man of the match, il talento polacco toglie le castagne dal fuoco con una conclusione formidabile che spezza l’incantesimo della dea. Eroe della serata.