Lo Zibaldone azzurro: Manchester City-Napoli dalla A alla Z
Riviviamo la partita di ieri sera con il classico gioco dell’alfabeto.
Anno 2013- Dopo soltanto 15 minuti gli azzurri si ritrovarono sotto di due reti. Situazione analoga a quella della scorsa serata, maledetta terra inglese…
Bellissima cornice di pubblico in uno dei teatri piú incantevoli del calcio moderno. Atmosfera e impianto da Champions!
Crisi d’identità che affligge Dries Mertens. Semplicemente irriconoscibile il folletto belga; lo sguardo era spento fin dall’inizio del match.
Delph- Tanto lavoro sporco per il terzino sinistro del City che dà sempre una mano a Fernandinho nell’impostazione di gioco.
Elasticità tattica e mentale venuta a mancare del tutto nel primo spezzone di gara. Un disastro totale.
Forsennati i ritmi imposti dai padroni di casa. L’unico modo, a detta di Guardiola, per contrastare una squadra che fino a questo momento ha viaggiato a mille all’ora.
Ghoulam- Il migliore in assoluto, insieme ad Allan, di questa prima fase di stagione. Non si ferma mai e quando parte in progressione anche il Sonic di turno sfigurerebbe.
Hamsik- Impalpabile, nuovamente. La sensazione è che il capitano venga a mancare nelle gare che contano. Ci auguriamo una netta smentita nella partita di sabato contro l’Inter!
Impeto di rabbia che ti assale nel momento in cui hai dimostrato di potertela giocare alla pari, ma hai subito un approccio mortifero. Che ci serva da lezione!
Leggerezze difensive clamorose che permettono al City di avanzare come un fiume in piena sulle corsie laterali.
Milik avrebbe giocato. Parole di Sarri che risuonano come un segnale alla società. Se non si hanno riserve non si può pensare di competere al meglio in tre competizioni.
Nefasta la prova di Albiol che sbaglia di tutto anche in fase di impostazione. Prima prova negativa dopo una lunga serie di prestazioni brillanti.
Opportunità di pareggiare sciupata da Mertens. Quando tutto va storto fin dall’avvio, non c’è nulla da fare.
Potenziale fenomeno Adam Ounas che debutta in Champions con una sfacciataggine da brividi. Merita sicuramente piú spazio.
Questione di mentalità da big che manca ancora a questo club. La priorità sarà di certo il campionato. Ma queste sfide non vanno affrontate in questo modo…
Reazione d’orgoglio tanto attesa che fortunatamente è arrivata. Sconfitti, ma a testa alta.
Sarri vs Guardiola: un tempo a testa, ma il risultato è a favore dell’ex Barca. Al ritorno la seconda parte di un confronto stellare.
Talento smisurato: Gabriel Jesus. È il tesoro di Manchester, sponda Blues. Fuoriclasse di prima categoria.
Una- L’occasione concreta nella prima frazione di gioco. Quel rigore tirato da Dries grida ancora vendetta, ma quantomeno ha fatto svegliare il Napoli.
Venticinque minuti di confusione allo stato puro. Ogni pilastro sembrava crollare uno dopo l’altro in modo inesorabile. Certezze che andavano via via perdendosi nel giro di pochi istanti.
Zielinski- Cosí è inguardabile. La rabbia è comprensibile dal momento che potenzialmente è un calciatore fuori dalla norma, ma ultimamente in campo è inesistente. C’è da dire tuttavia che soffre ogni qual volta viene schierato accanto ad Hamsik.