L’ECLISSI DI BIGON
Saluti e baci da Milano. La cartolina spedita da Walter Mazzarri e Hugo Campagnaro. Sullo sfondo c'è il biscione, pronto ad avvolgere due dei protagonisti del Napoli che fu. Ma la lista dei partenti è ancora in evoluzione, Cavani e Zuniga hanno le valigie pronte, attendono soltanto l'offerta giusta. Secondo posto vuol dire rivoluzione, svecchiamento della rosa, nuovo progetto tecnico. Non sarà impresa facile rifondare un organico che non ha mai deluso le attese in questi anni. Ma la scelta è necessaria, obbligatoria. Poco spazio alla riconoscenza, molti giocatori sono arrivati a fine ciclo, giusto guardare altrove. Il processo di restyling, osservando i quadri societari, sarà affidato ad Aurelio De Laurentiis e a Riccardo Bigon. Si, proprio lui, arrivato all'ombra del Vesuvio insieme al mentore di San Vincenzo. Quattro anni vissuti in sordina, all'insegna del basso profilo. Una politica di comportamento che ha affascinato il Presidente, desideroso di avere al suo fianco uno yes man, un aziendalista convinto. Già perché il patron è ormai certo di aver maturato la giusta esperienza nel Mondo del calcio per poter prendere decisioni importanti senza consultare terze persone. La riprova, proprio in questi giorni. Decine di allenatori contattati, numerosi sondaggi, iniziative non collegiali ma strettamente personali. Il direttore sportivo è li, pronto a fornire la penna per la firma del contratto. Un raggio d'azione assai limitato. La sua figura sembra diventare quasi pleonastica e con l'arrivo di Benitez (manager a tutto tondo) le cose non potranno che peggiorare. Occorrerà infatti tracciare le linee guida per la campagna acquisti e cessioni. Il passato recente, in questo caso, non è dalla parte di Bigon. Innumerevoli, negli anni precedenti, le scelte sbagliate, gli ingaggi avventati. Responsabilità da condividere con il settore scouting capitanato da Maurizio Micheli. Il lavoro svolto dagli osservatori è sotto gli occhi di tutti, sarebbe perfino superfluo lasciarsi andare ad un commento. Per queste ragioni, la presenza di Benitez, in questo fondamentale momento storico, risulterebbe ancor più determinante. Il Napoli ha bisogno di un personaggio autorevole in grado di indirizzare le scelte societarie. Lo spagnolo è l'uomo giusto, con buona pace di Bigon…