L’AGIBILITA’ CHAMPIONS DEL SAN PAOLO NELLE MANI DEL FUTURO SINDACO
L'inadeguatezza dell'impianto di Fuorigrotta è sotto gli occhi di tutti. Chi un pò ha viaggiato in giro per l'Europa ed ha avuto la fortuna di visitare stadi come il Bernabeu, l'Old Trafford, il Camp Nou o lo stesso San Siro, può facilmente capire a cosa ci si riferisce. Una inadeguatezza che perdura da anni, nonostante proclami e tante promesse. Risultato? I tornelli e poi il nulla. Come un anziano abbandonato a sè stesso, il San Paolo volta le spalle alla Champions, conscio di essere lontano anni luce dagli standard europei. Si va dal problema dei bagni, nel degrado più assoluto, ai ben più importanti problemi relativi alla sicurezza e alla sorveglianza che creano non pochi grattacapi alle forze dell'ordine per il deflusso post-gara. I tabelloni invece, più e più volte promessi dal patron De Laurentiis, anche prenotati, restano un miraggio, anche se l'Uefa a riguardo li ritiene importanti ma non indispensabili. Nelle prossime settimane ci sarà un nuovo sopralluogo degli emissari di Platini, chiamati a testare lo stadio e a valutarne l'agibilità. Quel che ad oggi è certo è che le sorti dell'impianto di Fuorigrotta passeranno dalle mani del futuro sindaco, o meglio della futura amministrazione comunale di Napoli che ne detiene ancora la proprietà. Non è infatti chiaro se la società azzurra presenterà una proposta di acquisto o se si affiderà, ancora una volta, alle benevoli casse regionali per mettere a norma un San Paolo fin troppo vecchio, forse da ricostruire…