Insigne – Napoli ed un contratto da rinnovare: dirsi addio ora sarebbe da folli

Trent’anni il prossimo 4 giugno, una fascia da capitano al braccio con l’orgoglio di chi  è  figlio della terra di Parthenope.  Lorenzo Insigne, cresciuto a pane e pallone a Frattamaggiore comune a Nord di Napoli, ha raggiunto in questo stagione il livello più alto della sua carriera.

Il talento azzurro,  nella sua esperienza all’ombra del Vesuvio, non ha sempre vissuto al meglio la responsabilità di dover indossare la maglia della squadra che rappresenta la sua città.

Sulle qualità di Lorenzo Insigne,  ci sono stati sempre pochi dubbi, da quando col Pescara di Zeman ha incantato l’Italia intera nella stagione 2011/12. Nella sua esperienza napoletana ha saputo apprendere il meglio dai  tecnici che si sono succeduti in panchina. Con Benitez ha appreso il sacrificio in fase di non possesso., con Sarri invece è diventato letale in zona gol esprimendo al meglio le sue qualità.

Il punto più basso della sua carriera napoletana invece è stato toccato con Carlo Ancelotti e in quel famoso Napoli – Arsenal, quando i 50000 dell’allora San Paolo fischiarono il numero 24 azzurro.

All’epoca il procuratore del talento di Frattamaggiore era un certo Mino Raiola, ragion per cui si ipotizzava concretamente l’ipotesi di un divorzio con la società di De Laurentiis.

Insomma, nell’estate 2019, la separazione tra Lorenzo Insigne e il Napoli sembrava cosa fatta ed invece, soprattutto dopo l’avvento di Gattuso sulla panchina partenopea,  il talento frattese decide di vestire i panni di leader e trascinatore.

Il Lorenzo Insigne dell’ultimo anno e mezzo, ha trascinato la squadra con le sue giocate alla vittoria della Coppa Italia, si è assunto le responsabilità quando qualcosa non è andato nel verso giusto. Alla soglia dei trent’anni Insigne ha raggiunto la giusta maturità dentro e fuori dal campo, ha recuperato un rapporto idilliaco con i tifosi e la sua serenità nell’indossare quella fascia è ormai un dato di fatto.

Tra pochi mesi però, ci sarà da affrontare la problematica del rinnovo del contratto in scadenza a giugno 2022. La sensazione è che in questo momento storico, il Napoli dei prossimi anni deve partire da Lorenzo Insigne, bandiera, capitano e calciatore di gran talento.

La trattativa, come accade per i giocatori importanti,  si prospetta piuttosto complessa  da portare in porto, ma oggi più che mai conviene ad ambo le parti continuare insieme: Insigne, con questa maturazione completata, avrebbe modo di dimostrare il suo vero valore nella squadra della sua città.,  per il Napoli invece perdere il suo capitano non sarebbe il modo giusto per iniziare un nuovo progetto tecnico.  Ora la palla passerà al procuratore di Insigne, ai dirigenti del Napoli e a tutti coloro che faranno parte di questa trattativa:  non sarà facile, ma questo contratto s’ ha da fare.

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