INLER E CAVANI STENDONO IL PESCARA: CINQUINA AZZURRA SERVITA AI DELFINOTTI

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Napoli (3-4-1-2): De Sanctis; Gamberini, Cannavaro, Britos; Mesto, Inler, Berhami, Zuniga; Hamsik; Insigne, Cavani. All.: Mazzarri.

Pescara (3-5-1-1): Perin; Romagnoli, Terlizzi, Bocchetti; Zanon, Bjarnason, Togni, Cascione, Modesto; Weiss; Vukusic. All.: Bergodi.

Arbitro: Peruzzo.

Marcatori: 9' Inler, 15' Hamsik, 18' Bjarnason, 58' Cavani (R), 63' Cavani, 78' Inler.

 

Ammoniti: 39' Behrami, 70' Zanon, 83' Zuniga, 85' Romagnoli.

 

Espulsi: 57' Bocchetti

È un Napoli in salute quello che nel match aperitivo della 15esima giornata asfalta per 5-1 il Pescara confermandosi seconda forza del campionato, e lanciando il guanto di sfida alla capolista Juventus, avanti di due lunghezze. Ci hanno pensato Inler e Cavani, con due doppiette, a chiudere la pratica abruzzese. Con l'assolo anche del solito Hamsik, che si conferma ancora una volta "centrocampista dalle uova d'oro". E a proposito di uova, se proprio si volesse trovare il pelo, anche quest'oggi e nonostante il risultato alla fine più che rotondo gli azzurri hanno rischiato di farsi male da soli dalla mezz'ora al finale del primo tempo, con la solita distrazione difensiva. Ma alla fine è andata bene lo stesso, anzi, più che bene. 

 

LA PARTITA – Già dai primi secondi l'atteggiamento delle due squadre lascia comprendere che pioveranno gol a grappoli. Il Napoli scende in campo con convinzione, e al 3' Insigne prova subito a far tremare i suoi ex compagni, con Terlizzi che è costretto in affanno a neutralizzare il suo cross tagliato dalla destra. Gli azzurri giocano con piglio e sfrontatezza, tanto che passano appena un paio di minuti che Zuniga ci prova da fuori concludendo alto. Ma è solo il primo di quattro tentativi dalla distanza dei partenopei, l'ultimo dei quali finisce nel sacco: nel mezzo Insigne al minuto numero 8 sfiora il palo sinistro; poi una gran botta di Hamsik al 9' costringe Perin agli straordinari. Qualche secondo dopo è Inler a centrare il bersaglio, sempre con un missile da fuori area: lo svizzero si libera bene dalla sinistra, si accentra e fulmina il numero uno del Pescara. Napoli meritatamente in vantaggio. Gli ospiti sembrano tramortiti, e gli azzurri provano già a chiudere. Al 15' sembra già giunto il momento dei titoli di coda: il folletto di Frattamaggiore lavora una bel pallone sul lato mancino, sulla sua conclusione respinta si fionda Hamsik che si esibisce prima con un sombrero, quindi infila Perin per la seconda volta. Partita che si conferma dunque in discesa, con gli abruzzesi che sembrano non poter respingere la veemenza degli uomini di Mazzarri. Al 17' Cavani vuole unirsi alla festa, ma chiude troppo l'angolo e il suo diagonale si spegne sul fondo. Un minuto dopo accade ciò che non ti aspetti: il Napoli si rilassa inspiegabilmente in difesa, Bjarnason si inserisce indisturbato tra Mesto e Gamberini al centro dell'area e trafigge di testa De Sanctis. Napoli 2, Pescara 1. In un primo momento gli azzurri sembrano non accusare il colpo, tant'è che prima Cavani al 21' di testa e poi Behrami al 27' da fuori provano a rimettere le cose in chiaro, ma i loro tentativi non hanno successo. E così, dalla mezz'ora, gli ospiti prendono coraggio, la luce dei padroni di casa si spegne ed arriva puntuale qualche patema inaspettato: al 28' Bjarnason è murato da Cannavaro, al 32' una girata di Vukusic termina alta di poco. Il Pescara sfodera personalità e assedia l'area partenopea: Britos anticipa Cascione al 34' evitando il patatrac, un minuto dopo Cavani sfiora il tris calciando su Perin in uscita. Il primo tempo si conclude con gli azzurri in vantaggio ma con qualche sofferenza di troppo nel finale.

 

Per tutto il secondo tempo si rivede il Napoli dei primi venti minuti, con il Matador che cambia letteralmente marcia. Così del Pescara arrembante del finale rimangono solo le briciole o poco meno. Al pronti si ricomincia, è subito Insigne a creare apprensione in area biancazzurra, ma il potenziale assist non arriva a Cavani. Al 49' l'unico acuto ospite: Zanon va via lungo l'out di destra, serve Bjarnason che anticipa Gamberini e mette alto. Al 52' un immenso Inler lancia di 50 metri con il calibro per Hamsik, ma lo slovacco non controlla a dovere. Pochi minuti ed è sempre Napoli con Cavani che inscena i preparativi generali del gol: riceve un pallone direttamente da Cannavaro, calcia da posizione defilata ma il palo della porta di Perin dice di no. La rete è nell'aria, e arriva al 57' su rigore con la stella uruguaiana del Napoli onnipresente: il Matador si procura un netto fallo negli undici metri, costringe Peruzzo a sventolare il rosso a Bocchetti ultimo uomo, e realizza il 3-1 dal dischetto. Stavolta gli azzurri non commettono l'errore di rilassarsi, anzi spingono alle corde il Pescara: passano 5 minuti e una splendida combinazione sulla sinistra Insigne-Hamsik-Cavani spalanca all'attaccante azzurro le porte della doppietta personale: 4-1 Napoli. Al 70' atterramento dubbio di Cannavaro ai danni di Bjarnason, ma il direttore di gara lascia correre, così come sul capovolgimento di fronte Insigne è fermato a tu per tu con Perin da un fischio troppo frettoloso del sig. Peruzzo, che si scusa prontamente con tutto lo stadio. Il Napoli potrebbe tirare i remi in barca, ma gli uomini di Mazzarri non sono sazi e affondano ancora al 78', ancora con Inler e ancora con una botta da fuori che termina nel sacco dopo aver pizzicato il palo interno. 5-1, e stavolta i partenopei si fermano. Ma non Cavani, che proprio allo scadere fallisce la tripletta personale a tu per tu con Perin. Finisce con un risultato tondo e un Napoli in gran spolvero. La Juventus torna a -2.

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