IL RINFORZO GIUSTO E’ IN DIFESA…
Vargas, e su questo non ci piove. Il tanto agognato vice-Lavezzi, gioiello sudamericano conteso da più fronti e che il Napoli è riuscito ad assicurarsi nonostante la spietata concorrenza. E fino a qui giù il cappello, nonostante il giovane cileno si stia facendo un poco attendere dopo aver "steccato" l'esordio in azzurro contro il Cesena in Coppa Italia. Senza voler porre l'accento sull'utilità dell'acquisto di un calciatore di indiscusso talento, ma evidentemente ancora acerbo per la Serie A nell'ottica del raggiungimento di un obiettivo immediato come la rincorsa alla zona Champions (parola di Mazzarri), resta da porsi una domanda. E se il problema del Napoli non fosse l'attacco, ma la difesa? La questione non è di quelle campate in aria, ma scaturisce inesorabilmente dai numeri. Eh già, perché se gli azzurri, per quanto riguarda questo campionato, senza Vargas risultano essere, dati alla mano, il secondo miglior attacco del torneo alle spalle solo del Milan di Ibra, Pato e compagnia bella, lo stesso non si può dire del reparto arretrato. La formazione di Mazzarri sembra aver smarrito, in questa prima parte di stagione, quella solidità difensiva che lo scorso anno ha contribuito e non poco ad arrivare dove si è arrivati. Allo stato delle cose infatti, con la sola ultima giornata d'andata rimasta in calendario prima del giro di boa, De Sanctis ha raccolto il pallone dal sacco per 20 volte in 18 partite. Numeri ben lontani dalle 12 reti subite dalla Juventus capolista, e che fanno della difesa azzurra la decima del campionato, ovvero un reparto arretrato quantomeno mediocre. In altre parole: attacco da scudetto, difesa da centro classifica. Probabile che la situazione sia figlia di più cause. In primis, il rendimento al limite delle proprie possibilità, e dunque difficile da confermare, che alcuni difensori azzurri hanno regalato nel corso della passata stagione, quali ad esempio Aronica. Ma anche la mancata sostituzione di un mastino che nel corso di questi anni ha dato e non poco il suo contributo alla causa, come Gianluca Grava. Se a questo aggiungiamo il fallimento quasi totale delle scelte di mercato, con Fernandez, Fideleff e Britos che per un motivo o per un altro non sono riusciti a dire la loro, allora si comprende meglio il calo di rendimento di una retroguardia che da punto di forza si è trasformata in tallone d'Achille. E qui si torna a Vargas: ottimo acquisto per carità, ma non sarebbe opportuno intervenire sul mercato anche in difesa, con una bella iniezione di "sostanza" e, perché no, velocità? Basta guardare le reti subite dal Napoli per comprendere quanto sia necessario implementare in rosa un difensore arcigno, ma di passo rapido, che possa porre argine ai velocisti avversari. E che non si dica che le squadre non si fanno a gennaio, perché per migliorare c'è sempre spazio, anche nell'immediato. Purché non si vada a pescare sempre in sudamerica. Terra di attaccanti, non di difensori…