IL NAPOLI RIMANDATO ALL’ESAME DI MATURITA’, CON LA LAZIO E’ SOLO 0-0
Napoli (3-4-2-1): De Sanctis, Campagnaro, Cannavaro, Rinaudo, Maggio, Gargano, Pazienza (24' st Denis), Zuniga (14' st Datolo), Hamsik, Lavezzi, Quagliarella (30' st Cigarini). A disp. Gianello, Contini, Grava, Pià. All. Mazzarri
Lazio (3-4-2-1): Muslera, Cribari (24' st Diakite), Stendardo, Radu, Kolarov, Brocchi, Baronio, Mauri, Zarate, Foggia (12' st Lichtsteiner), Cruz. A disp. Berni, Eliseu, Meghni, Del Nero, Rocchi. All. Ballardini
Arbitro: Saccani di Mantova
Note: ammoniti Pazienza, Mauri, Zarate, Cruz, Stendardo, Cannavaro, Gargano, Radu.
Recupero: 2’pt, 4’st.
Napoli e Lazio si dividono la posta in palio al termine di una partita molto fisica che ha offerto pochissimi spunti tecnici. La squadra di Ballardini dopo un primo tempo tutto sommato propositivo, nella ripresa ha tirato i remi in barca lasciando al Napoli l’inerzia della partita e affidandosi solo a qualche ripartenza. Gli azzurri, invece, hanno dimostrato ancora qualche limite di manovra quando sono chiamati a fare la partita. Contro le compagini che si arroccano nella propria trequarti, la squadra di Mazzarri non riesce a creare palle gol, perdendosi in lunghi ma infruttuosi fraseggi orizzontali. Poco movimento senza palla ha reso la trama di gioco del Napoli troppo prevedibile. Qualche spunto di Lavezzi non è bastato per scardinare la porta di Muslera. Magra consolazione per la squadra partenopea è il sesto risultato utile consecutivo. La formazione campana non otteneva una tale striscia positiva in serie A dal periodo ottobre-dicembre 1996: allora gli azzurri raccolsero 3 vittorie e 3 pareggi, stesso score ottenuto da Mazzarri da quando è sulla panchina partenopea.
Spinto dai 60.000 del San Paolo, il Napoli va subito vicino al vantaggio con una lunga sventagliata di Pazienza per l’inserimento di Maggio ma il tiro dell’esterno è respinto in uscita da Muslera (8’). La Lazio prova a rispondere con una conclusione dal limite di Zarate che non trova lo specchio della porta (11’). Due minuti più tardi è ancora Pazienza a trovare sull’out sinistro Quaglirella. L’attaccante stabiese si accentra ma il suo tiro è disinnescato dall’estremo difensore laziale. Al 15’ De Sanctis è bravo neutralizzare una punizione di Kolarov. Lavezzi e Hamsik non sembrano in giornata e di questo ne risente molto la manovra azzurra. I due si vedono poco e Quagliarella, là davanti, non riceve mai palloni giocabili. La Lazio, dal canto suo, aspetta guardinga. La squadra di Ballardini lascia al Napoli la sfuriata iniziale ma con il passare dei minuti comincia ad alzare il proprio baricentro. Foggia e Zarate si cercano con maggiore insistenza nel tentativo di creare scompiglio nella retroguardia partenopea. Alla mezz’ora la Lazio protesta con foga per un presunto fallo volontario di mano di Rinaudo su un tiro di Zarate. Al 36’ è ancora l’argentino a seminare il panico nell’area partenopea ma De Sanctis abbassa la saracinesca, negando al numero 10 laziale la gioia del gol.
Nella ripresa il Napoli scende in campo con un altro piglio. Gli azzurri sono molto più aggressivi e cingono d’assedio la Lazio. Al 50’ triangolo Lavezzi-Quagliarella ma il Pocho, dal limite, non inquadra la porta. Ballardini si copre inserendo Lichtsteiner per Foggia. Mazzarri risponde mandando in campo l’artiglieria pesante: nel giro di dieci minuti manda in campo Datolo e Denis, al posto di Zuniga e Pazienza. E’ un Napoli decisamente a trazione anteriore che si schiera con un 3-4-3, con Hamsik a fare il centrale in mezzo al campo con Gargano, Datolo e Maggio sugli esterni, e Quagliarella e Lavezzi a supporto di Denis. L’esperimento, però, dura giusto il tempo di un colpo di testa di Qugliarella che termina a lato (61’), perché l’attaccante stabiese si infortuna e viene sostituito da Cigarini (75’). La Lazio rinuncia di fatto a giocare ma il Napoli non riesce a trovare sbocchi. Al 77’ Lavezzi dalla destra pesca Hamsik sul lato opposto ma la conclusione volante dello slovacco termina alta. Qualche minuto più tardi ci prova Denis con un tiro dal limite ma Muslera si accartoccia e blocca il pallone. Nel primo dei quattro minuti di recupero brivido per il Napoli con il neo entrato Diakite che, sugli sviluppi di un corner, gira verso la porta ma De Sanctis non si fa sorprendere. Al 94’ mischia in area laziale con Rinaudo che non riesce nella deviazione decisiva. Finisce così a reti bianche. La Lazio mantiene l’imbattibilità al San Paolo che dura dal ’96. Il Napoli, invece, dovrà fare tesoro della partita di oggi per affrontare meglio le prossime partite contro squadre poco avvezze al gioco offensivo.