IL GROSSETO SECONDO CORRADO

14 punti in 7 partite, una sola sconfitta, due calciatori (Consonni e Pellicori) rigenerati ed un equilibrio ritrovato. Sono questi i numeri di Corrado Benedetti, che è subentrato a Massimiliano Allegri cambiando il corso della stagione dell’ambizioso Grosseto, squadre partita come ogni anno per vincere il campionato. Al presidente Piero Camilli, vulcanico e mangia-allenatori ma anche facoltoso e largo di manica, non piace fare il comprimario o partecipare per il semplice vanto di esserci. Rilevato il Grosseto fra i dilettanti, Camilli vuole adesso portarlo in serie B, completando il suo incredibile progetto che pure non riesce ad accendere come dovrebbe l’entusiasmo della tifoseria. Spetterà a Benedetti continuare a vincere, e non solo per consolidare una panchina "storicamente" in discussione, ma anche per stimolare un presidente che in questo mercato di gennaio rinforzerà ulteriormente una rosa già valida: gli acquisti di Melis e Russo sono un antipasto niente male. Il trainer romagnolo tatticamente è molto disciplinato, ama gli equilibri e ad una rischiosa vittoria predilige un comodo pareggio, sollecitato anche da una buona dose di fortuna che da sempre lo accompagna in una carriera che lo ha visto vincere un campionato di C1 a Cesena dopo una forte penalizzazione del Livorno. Il credo tattico di Benedetti è un 3-5-2 con esterni duttili e punte mobili. Il Grosseto comincia fra i pali difesi da Francesco Rossi (’77), portiere con buoni mezzi atletici ed una discreta esperienza in serie C. Davanti all’estremo difensore biancorosso ci sono gli esperti Taurino (’77), Di Meglio (’75) e Bianchini (’71), ai quali non mancano né il carattere né il carisma per reggere gli equilibri di una formazione il cui valore assoluto è secondo, probabilmente, soltanto a Napoli e Frosinone. La linea difensiva è praticamente identica rispetto a quella della passata stagione, mentre a centrocampo c’è qualche novità. Sulle corsie laterali agiscono i rapidi Gessa (’80) e Federici (’77), prelevati rispettivamente da Montevarchi e Rimini e che vantano esperienze soprattutto in C2. In fase di non possesso palla, entrambi ripiegano sulla linea difensiva per dare sostegno ai centrali. In mediana agiscono l’infaticabile ed esperto ex Pescara Lo Nero (’76) ed il giovane australiano Valeri (’84), prelevato dalla Spal insieme al "faro" del centrocampo Luigi Consonni (’77), che ha libertà di agire fino alla trequarti campo. Contro il Napoli, tuttavia, Valeri sarà assente per squalifica, e al suo posto dovrebbe esserci La Canna (’77), altro ex della formazione che lo scorso anno era guidata proprio da Massimiliano Allegri In avanti c’è il tandem delle meraviglie composto da Polani (’80), gol a grappoli nel Viterbo e cercato più volte dal Perugia quando i Grifoni erano in A, e da Pellicori (’81), che a Grosseto lo scorso anno ha già firmato ben 12 reti in pochi mesi. Prevedibile panchina per Berrettoni (’81), che neanche in Maremma sta riuscendo a lasciare il segno.I numeri indicano il Grosseto come squadra garibaldina e concreta, soprattutto mai arrendevole. Ben cinque, infatti, sono stati i gol che i biancorossi hanno messo a segno in "zona Cesarini" (due volte a testa Pellicori e Polani e una Cipolla). Tuttavia, non sono mancate le code di partita amare, se è vero come è vero che delle undici reti subite ben otto sono state incassate nella ripresa, e addirittura cinque sono arrivate nell’ultimo quarto d’ora. Un Grosseto che rimonta e che si fa rimontare (anche se non superare) abbastanza agevolmente: sono numeri che arricchiscono una sfida che in Maremma attendono con ansia

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