IL CIUCCIO VOLA BASSO

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L’ennesima vittoria contro una grande squadra come il Milan entra di diritto nel folto almanacco di successi del Napoli formato “ammazza-grandi”, ma ora non basta per soddisfare la fame di successo di squadra e pubblico. Nell’ambito del famoso progetto di crescita voluto da De Laurentiis, forse anche in maniera scaramantica, si parte dai limiti appalesatisi ancora una volta nei primi venti minuti della gara di domenica sera.Ormai, diciamola tutta senza false ipocrisie e senza sembrare immodesti: il Napoli che vince con una grande fa notizia ma non certo scalpore. Quello che interessa è che la squadra acquisisca una mentalità vincente nell’arco del campionato, senza soluzione di continuità e senza cali di tensione, affrontando le cosiddette “Grandi” come le provinciali con la stessa grinta e mentalitàFa bene Mazzarri, quindi, a considerare più ciò che non è andato nella sfida contro la squadra di Allegri piuttosto che partire dalle ottime trame di gioco e dalle ripartenze del Napoli che ormai sono diventate un dato di fatto ed una caratteristica fondamentale ampiamente acquisita di questa squadra. Non si vuole con questo minimizzare la grande crescita di gioco dell’undici di Mazzari, ma la vistosa maturazione tecnica non basta in un torneo lungo e impegnativo come quello di serie A.

Del resto se il Napoli non ha potuto coltivare fino all’ultimo i sogni di gloria nella passata stagione ciò è dipeso soprattutto dai punti lasciati in casa e fuori alle avversarie di medio e piccolo lignaggio, oltre alle sconfitte con le dirette concorrenti.Analizzando il momento degli azzurri con questa chiave di lettura, ben si comprendono le parole di Mazzarri il quale, ormai da allenatore abituato a lottare, cerca di mantenere un profilo basso soprattutto in vista dell’impegno infrasettimanale con il Chievo, la vera bestia nera del Napoli nello scorso campionato. E sarà forse proprio l’impegno del Bentegodi a costituire un valido teste per le ambizioni del Napoli, che dovrà fornire un’ottima prova anche sul piano caratteriale prima che su quello tecnico contro un avversario che in casa ha sempre dato storicamente il meglio di sé, soprattutto con le grandi.Mazzarri dovrà ancora una volta essere abile nelle turnazioni dei giocatori a disposizione tenendo bene saldi al loro posto quei titolarissimi come Inler ed il ritrovato Gargano che contro il Milan hanno dimostrato di essere imprescindibili.Insomma il grande entusiasmo del successo contro il Milan costituisce un buon viatico ma per il successo tanto atteso, di cui non facciamo il nome, è necessario che i vari componenti del sodalizio azzurro non si esaltino e l’ambiente resti calmo e sereno.Su questo punto è apprezzabile la maturità raggiunta anche dal pubblico di Fuorigrotta che sembra ormai maturo per abbandonare l’etichetta di spettatore nostalgico dei tempi che furono per seguire gli avvincenti e avveniristici progetti di De Laurentiis con il giusto approccio critico, in virtù di un serio ed oculato impegno imprenditoriale dove nulla, come è stato fino a qualche anno fa, è improvvisazione ma oculata progettualità ed unità di intenti tra società, pubblico ed istituzioni.-

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