HAPPYFANIA CON QUELLA MAGIA ATTESA DA SEI MESI
Anche l’Atleti Azzurri d’Italia è stato espugnato. Quando tutti prevedevano l’inesorabile crollo, gli azzurri hanno inanellato l’undicesimo risultato utile consecutivo, conquistando il quarto posto in classifica. Una striscia di risultati impressionante che premia il lavoro di Mazzarri e del suo gruppo. Contro un’Atalanta affamata di punti è sceso in campo un Napoli voglioso, maturo.
Nonostante l’emergenza in difesa, Grava e compagni hanno rischiato poco o nulla. Non hanno mai perso la testa. Sempre concentrati, sempre in partita. Anche dopo il gol di Quagliarella (scegliete voi l’aggettivo che più ritenete opportuno per definire il capolavoro dell’ex Udinese), gli azzurri hanno continuato a fare la loro partita. Cagliari è servita. Al raddoppio del rinato Pazienza non si è andati nel panico. La consapevolezza di essere forti cresce di partita in partita e questo aiuta a gestire meglio la gara.
Erano quattordici anni che non si vinceva a Bergamo, un campo tradizionalmente ostico per il Napoli. “Vogliamo far arrapare i nostri tifosi”, aveva promesso Antonio Conte alla vigilia della partita. In realtà a raggiungere l’orgasmo, e multiplo se proprio vogliamo essere onesti, sono stati i tifosi del Napoli e nemmeno tanto per la vittoria. Sembrerà paradossale, ma al di là della gioia per i tre punti, tutto il popolo azzurro era in attesa di un tiro alla Quagliarella. È dal primo di giugno che si aspettava una prodezza del genere. La traversa contro il Livorno era stata difficile da digerire. Finalemente, anche in maglia azzurra, lo scugnizzo ci ha regalato una magia delle sue. Ora guai a calare la concentrazione.
Il campionato è ancora lungo e l’incubo dello scorso anno è ancora vivo nella mente della torcida partenopea. Era proprio la prima partita dopo la sosta e, con la vittoria sul Catania, gli azzurri conquistarono la zona Champions. Questo Napoli, però, è lontano anni luce da quello di dodici mesi fa. Il Mago sa tenere in riga il suo gruppo. Il presidente che continua ad investire brama l’Europa dal suo cilindro.
