Grazie Christian, ma è il momento di salutarci!

Dicesi che due indizi facciano una prova,e gli spezzoni di partita giocati contro Inter e Bologna ne hanno fornito una praticamente inconfutabile : Christian Maggio non è più un calciatore da Napoli. Senza voler essere bruschi e con nessuna volontà di essere tacciati per irriconoscenti, è doveroso ricordare, innanzitutto, l’impegno profuso dall’esterno vicentino in ogni circostanza che lo ha visto protagonista, un esempio come pochi di professionalità e dedizione alla causa; ma, se è vero come è vero che qualità tecniche e “intelligenza” tattica rappresentino in combinato gli elementi portanti per potersi misurare a certi livelli, risulta evidente il fatto che per Maggio il tempo dei saluti sia ormai arrivato. Il numero 11 azzurro già nella passata stagione è apparso in chiara difficoltà sotto molteplici punti di vista, dall’adattamento ad un ruolo a lui non congeniale per difetti mai corretti in fase di marcatura e di diagonale difensiva alla poca attitudine con i frequenti scambi stretti e rapidi che già dall’era Benitez animano le trame di gioco del Napoli e che richiedono proprietà tecniche non certo in possesso di Christian. D’altronde, per lo scarso rendimento in termini di efficacia palesato nelle prime tre giornate di campionato, che lo hanno visto partire da titolare, l’ex Fiorentina e Sampdoria è stato scalzato in pianta stabile dal giovane Hysaj, non certo un fulmine di guerra per le sue qualità tecniche ma decisamente più propenso al lavoro in fase difensiva richiesto da Sarri. Le dichiarazioni rilasciate quest’oggi dal suo procuratore, Massimo Briaschi, ai microfoni di Radio Crc hanno aperto, nonostante un contratto rinnovato pochi mesi fa fino dal 2018, ad una possibile cessione nella sessione invernale di mercato: la soluzione migliore per tutti, per il Napoli, per Christian Maggio, a cui andrà, a prescindere, il ringraziamento per quanto fatto all’ombra del Vesuvio sin dall’estate del 2008.

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