GIACOMO BULGARELLI

L’ anno che esordì ( Bologna – Vicenza 1 –0 del 19 –4 –1959 ), in un’ epoca in cui un giocatore diplomato era rara come una mosca bianca, Giacomo Bulgarelli doveva sostenere l’ esame di maturità classica. Chiese al Professore di Italiano, di poter essere esentato dall’ essere interrogato il lunedì seguente da eventuali interrogazioni, causa l’ imprevisto ingresso a 19 anni ( era nato nel 1940 ) nel mondo del calcio “ vero “. Candidamente “ Bulgaro “ gli confidò poi che il suo primo premio partita era superiore allo stipendio mensile dell’ insegnante, il quale, per “vendetta “, non esitò ad interrogarlo rifilandogli un brutto voto. Una lezione di vita che Giacomo non dimentico mai…

I più giovani lo ricorderanno per essere stato “ spalla “ di Massimo Caputi nelle telecronache virtuali dei primi giochi “ Fifa “, a cavallo fra gli anni ’90 ed il nuovo millennio. Ma Bulgarelli insieme a Josè Altafini nei primi anni ’80, è stato il primo ex – giocatore a vestire il ruolo di commentatore, svolto per lo più alla vecchia “ TeleMonteCarlo “. Insieme a Bruno Pizzul è stata la “ seconda voce “ per l’ Italia ai mondiali del 2002. Ma l’ esperienza con “ Mamma Rai “ non gli garbò più di tanto, perché lui, uomo schietto e diretto, non amava ascoltare suggerimenti su quello che doveva  dire e non dire… 

Fra i grandi, come Meazza e Piola, che al loro esordio in Nazionale hanno messo a segno una doppietta, troviamo anche il nome di Giacomo Bulgarelli, che alla sua “ prima volta “ in azzurro, ai mondiali cileni del 1962 , realizzò due gol in un Italia – Svizzera ormai purtroppo inutile per la qualificazione, dopo la famosa “ corrida “ di Santiago nel match con il Cile. “ Mondino “ Fabbri lo teneva in così alta considerazione, da schierarlo, pur sofferente ad un ginocchio, nella ormai tristemente famosa Corea del Nord – Italia ai mondiali del 1966. Bulagarelli ( che era pure il capitano )  uscì dopo mezz’ ora sullo 0 –0 ; allora non erano previste le sostituzioni, ed in dieci gli azzurri beccarono il gol di Pak Doo Ik che sancì la clamorosa eliminazione di Rivera e c., accelerando ( per la gioia della sola moglie naturalmente… ) la data del matrimonio del “ nostro “ Poco incline ai “ giochi di Palazzo “, Giacomo esce dalla Nazionale nel 1967, con un bilancio di 29 partite e 7 gol., non certo per questioni tecniche…Nereo Rocco avrebbe fatto follie per averlo in coppia con Rivera nel suo Milan, tanto che i rossoneri arrivarono ad offrire un miliardo di lire ( nel 1968 badate bene ) per convincerlo a lasciare la “ sua “ Bologna. Fu la moglie di “ Giacomino “ ad opporsi chiedendogli : “ Ma a Milano si sta bene come a Bologna ? “

E ‘ stato il regista del Bologna che “ giocava in paradiso “, seconda una storica dichiarazione di “ Fuffo “ Bernardini, tecnico dei rossoblu campioni d’ Italia nel 1964, dopo l’ unico spareggio avvenuto nei campionati a girone unico, vinto sulla “ Grande Inter “ di Herrera per 2 –0. Con l’ unica maglia della sua inimitabile carriera, Bulgarelli ha vinto anche due Coppe Italia nel ’70 e nel ’74, con un curriculum di 391 presenze in campionato, condite da 43 gol. Il supertifoso del Bologna Gino Villani, che esortava i suoi idoli dalla tribuna con un megafono, all’ inizio di ogni incontro al vecchio “ Comunale “ non ancora “ Dall’ Ara “, lo salutava gridandogli : “ Onorevole Giacomino salute ! “. Giacomo ricambiava con un educato inchino…Oltre a svolgere egregiamente il ruolo di commentatore, Bulgarelli ha anche vissuto l’ esperienza da Dirigente, nel Palermo e naturalmente nel Bologna, dal quale se ne andò però ben presto, confessando agli amici più intimi che no, il ruolo di “ Servitor cortese “, non faceva proprio per lui… Ciao Giacomo, uomo vero e sincero.   

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