ECCO PERCHE’ IL NAPOLI VOLA NEI SECONDI TEMPI

E’ un Napoli che carbura lentamente, quello che si è aggrappato alla cima della classifica, ci sta prendendo gusto e non vuole mollarla tanto semplicemente. E’ un diesel, la squadra di Edi Reja, che si è costruita il primo meritato posto soprattutto nei secondi tempi delle otto giornate fin qui disputate. Degli 11 gol realizzati finora, ben otto – e decisivi – sono stati siglati durante le seconde frazioni di gioco. Un dato statistico, ma non solo, che affonda radici nel tipo di gioco e di caratteristiche della squadra. Secondi tempi cruciali per il pareggio alla prima giornata a Roma, per le vittorie in rimonta contro Fiorentina e Juve, per quelle di misura al cospetto di Palermo, Bologna e Lazio.

E’ un Napoli che parte sempre piano, prudente, guardingo. Tatticamente parlando, “basso”. Perché così vuole il suo condottiero. Meglio far sfogare prima l’avversario, tenerlo a bada, non scoprirsi troppo, non rischiare di subire contropiedi con una difesa che ha molti pregi ma non quello della rapidità. Ci impiega spesso un tempo, il Napoli, prima di prendere le misure all’avversario e di trovare il coraggio necessario per provare ad affondare, colpire, giustiziare. Quasi tutto calcolato. Quasi, però. Perché a volte si è rischiato di prendere gol (come a Bologna e a Roma) o di subire quello del ko (con Fiorentina o Juve). Rischi calcolati, sì, ma che vanno possibilmente ridotti. Anche perché quando si comincia a giocare a calcio, la squadra dimostra di saperci fare, di avere i colpi e gli attori in grado di mettere in ansia gli avversari.

Rischi calcolati, progetto studiato a fondo. Il Napoli è un diesel anche perchè coi giocatori che si ritrova punta soprattutto sulle ripartenze. Lo ammette lo stesso Reja nel ventre dell’Olimpico: “L’anno scorso eravamo bravi nella circolazione di palla, ma meno nel dare profondità alle azioni e nel ripartire in contropiede. Sul mercato abbiamo cercato gente che potesse aiutarci a crescere in questa direzione. Le abbiamo trovate e le cose stanno andando per il verso giusto”. Il riferimento è agli acquisti di Maggio e Denis. Il primo rapido e scattante sulla fascia, capace di dare profondità ad ogni manovra che si distende dalle sue parti; il secondo efficace nelle sponde e nell’aprire i varchi quando si verticalizza e si ribalta l’azione. E siccome tutto può funzionare meglio anche quando l’avversario ha le pile scariche e cala il ritmo di partenza, il Napoli con le sue armi riesce quasi sempre a piazzare il colpo decisivo. E così l’oro che arriva dai secondi tempi non è un caso.

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