ECCO LO "STILE-JUVE": SI TIRA LA PIETRA E CI SI NASCONDE!
Sarà che quella Coppa Italia, alzata nel cielo di Roma da una glia azzurra, gli sia rimasta sul groppone o forse non gli vada giù il pensiero che a Pechino, senza la manovalanza dei fischietti, la Supercoppa Italiana non avrebbe preso la strada di Torino.
Il motivo, effettivamente, non interessa quasi a nessuno se a Claudio Marchisio, 27 anni, centrocampista della Juventus e della nazionale italiana, Napoli non gli vada a genio. Sostanzialmente, invece, ci può anche stare visto che il sentimento è piacevolmente ricambiato con una buona scorta di limoni magari nati nella penisola Sorrentina. Quel che più infastidisce, e non poteva mancare, è il solito atteggiamento del club bianconero abituato a costruirsi un piedistallo, contornato dai bla bla bla dei media filo juventini, dove poter impartire lezioni di comportamento, stile e buon costume. Ecco, questo si che è davvero irritante visto che anche la storia ripropone a caratteri cubitali come la sceneggiatura, molto simile ad una sceneggiata scadente, sia ormai vecchia e superata.
Solita strategia, quindi, con la mano che scaglia la pietra prima di rifuggirsi dietro la faccia di bronzo del vittimismo. Capitò qualche tempo fa, in un EPOca non troppo lontana. In quella circostanza una serenata di "non ricordo" accompagnata da "non so" risuonava nelle aule di tribunali al cospetto del dott. Guariniello costretto a creare un precedente più unico che raro: colpevoli e impuniti. Già, perché la legge di questo strano paese lo consente e come nonostante sia stato appurato che Juventus e Farmacia formavano un connubio naturale e…vincente. Tutto in archivio con i protagonisti che provano a pavoneggiarsi davanti a telecamere e microfoni. Passano gli anni, cambiano gli scenari ma la solfa è sempre la stessa: arbitri indirizzati a tavolino, sim straniere che scottavano e Scudetti dirottati sempre dalla stessa parte. Calciopoli e la lavata di capo, nulla di più, una semplice ramanzina per una società che aveva macchiato di vergogna stagioni su stagioni. Nel nuovo millennio con le profezie dei Maya che minacciano il genere umano, alcuni elementi di quella Juventus escono praticamente impuniti dal calcioscommesse e ancora oggi quasi nessuno è riuscito a capire come un allenatore, ovvero la figura di una società più a contatto con la squadra, non sia coinvolto in un sistema che vedeva l'intera squadra, tifosi compresi, vendere e rivendere i propri risultati. Oltretutto, come può essere messo sullo stesso piano un omessa denuncia di una persona che ha praticamente avallato, anche inconsciamente, questa situazione con un omessa denuncia per un tentativo, quindi non riuscito, di combine per una singola partita? Sei mesi per sei mesi, giusto per non farsi mancare niente.
Ieri, tornando a bomba, un tesserato juventino è riuscito a far parlare di se mostrando proprio lo stile Juventus. Infatti, mentre a "Style" parlava della sua antipatia, qualche tempo fa lo stesso Marchisio rilasciava commenti ben più rosei verso il Napoli città e la Napoli calcio alla "Gazzetta dello Sport". Partiva da quel "vero suo esordio, in Serie B, al San Paolo, in un Napoli-Juventus finito 1-1 (goal di Del Piero e Bogliacino ndr), ma il ricordo è comunque dolce". In seguito parla della pizza e del fatto che "non c'è niente di più bello che svegliarsi a Napoli, aprire la finestra e affacciarsi sul Golfo…in ogni stagione!", certo, mica il grigiore di Torino!
Questo è quel che diceva della città, ma della squadra? "Con Maggio e De Sanctis ho un rapporto splendido" e ieri sono diventati improvvisamente…antipatici!
Questo è il piccolo lord, ma cosa dice la Juventus? La società bianconera parla di sana rivalità sportiva, incontri accesi e spettacolari prima di lanciarsi nel solito, irritante, professorismo: "Nessuna offesa: non comprenderlo significa cercare una polemica inesistente". Certo, come compresero lo spostamento della gara causa diluvio universale, naturalmente con signorilità e senza polemica…ironicamente parlando. Così come con gran signorilità contestarono l'emissione dei biglietti per la finale di Coppa Italia, le decisioni della giustizia sportiva in merito alla squalifica di Conte, il goal regolare di Bergessio e l'annullamento di quello firmato Bendtner. Sempre con signorilità etichettarono Stramaccioni e il suo gioco, poi Cassano e Zeman mostrando lo stile anche in occasione della trattativa Berbatov, e preferiamo fermarci qui per non far concorrenza alla Divina Commedia!
Post Scriptum: che dire di alcuni pennaioli vicini alla società bianconera? I ventriloqui del calciomercato, sempre un passo avanti rispetto agli esperti con le loro bombe "azzeccate", scagliatisi contro i tifosi partenopei che sui social network rispondevano a tono per poi sentirsi dire che le parole erano state travisate. E noi aspettiamo la prossima "bomba" di mercato…