IL NAPOLI SI FA LO “SWATCH”: FINALMENTE INLER!
“Un nuovo giorno è qui, anche per noi”. La sigla di una popolare soap partenopea è l’accompagnamento ideale per chiudere l’ultima puntata della telenovela più calda di questo primo scorcio di estate. La differenza rispetto ai polpettoni televisivi è che questa vicenda, dopo “soli” due anni, è finalmente giunta alla conclusione. Gokhan Inler è un calciatore del Napoli, e fa un effetto strano pronunciare queste parole quando ormai sembrava che dovessero fermarsi in gola per sempre. Il centrocampista svizzero sbarca in azzurro per una cifra approssimativa di 12,5 milioni di euro (più bonus) per un totale di circa 16 milioni) e alla fine si è trovato l’accordo anche sul contratto, lo scoglio più alto da superare: cinque anni con uno stipendio di 1,8 milioni a stagione.
Bisognerebbe chiederglielo: chissà se quel 27 giugno del 1984 Gokhan ci ha messo così tanto tempo anche per venire al mondo. I genitori sono turchi ma lui è svizzero a tutti gli effetti, essendo nato ad Olten, cittadina di uno dei cantoni di lingua tedesca. Un inizio di carriera tutt’altro che folgorante, scartato da Basilea e Fenerbache, ma una crescita costante che l’ha portato dall’Aarau allo Zurigo all’Udinese nel giro di due anni. È in Friuli che Inler conosce la sua consacrazione. Arriva in punta di piedi (per due milioni di euro) e si prende subito le chiavi del centrocampo senza lasciarle più. Marino (Pasquale, non Pierpaolo) è il suo mentore e nei due anni in bianconero ne perfeziona le qualità, rendendolo uno dei mediani dal rendimento più alto e costante della serie A. Sempre titolare, medie-voto elevatissime e anche qualche bel golletto, frutto del buon tiro dalla distanza che i tifosi partenopei hanno già potuto apprezzare a proprie spese lo scorso aprile, quando trafisse De Sanctis con un missile da quasi 30 metri. Una prodezza per la quale non esultò, conscio che dopo quattro anni di Udine la sua vita sarebbe cambiata, sposando proprio la causa azzurra.
Quelli spesi per Gokhan Inler sono tanti soldi, ma con tutta probabilità si riveleranno soldi benedetti. È opinione comune che lo svizzero sia uno dei migliori centrocampisti attualmente presenti in Italia, in grado di effettuare perfettamente entrambe le fasi di gioco e di calciare benissimo con entrambi i piedi. Uno di quei centrocampisti che tanto piacciono a Mazzarri, e come potrebbe essere altrimenti. Con Inler lì in mezzo la squadra ne guadagnerà in fosforo senza per questo perdere di sostanza, perché rispetto a Gargano è molto più alto (1,83 m), più geometrico e soprattutto più costante. Anche perché Gokhan è uno svizzero d.o.c., un uomo dalla vita tranquilla e senza eccessi, come si addice ad un atleta. Talmente preciso da voler essere certo di ogni minimo aspetto prima di firmare il contratto con De Laurentiis: l’augurio è che possa essere così puntuale anche in campo, negli appuntamenti che contano di più. Benvenuto, Gokhan Inler!