Dove va questo Napoli?
La stagione del Napoli è finora abbastanza indecifrabile, iniziata con un pareggio sul campo del neopromosso Pescara, in rimonta si perdeva 2-0, continuata con risultati molto buoni, si deve ricordare la bellissima gara di Champions League in casa contro il Benfica. Poi si infortuna Milik e qui iniziano i problemi, nelle ultime otto gare tra campionato e coppa, gli azzurri hanno ottenuto solo 2 vittorie, le sconfitte sono state ben 4, ma quello che preoccupa di più e la mancanza di vena realizzativa, che porta gli uomini di Sarri a creare molte palle gol, ma a realizzare molto poco. Di contro si subiscono molte reti, molte dovute alle disattenzioni dei singoli, anche perché si fa sentire la mancanza di un leader difensivo come Raul Albiol. Intanto il Napoli è scivolato al sesto posto in classifica alle spalle della sorprendente Atalanta e a nove punti dalla capolista Juventus. Ora bisogna parlare di obiettivi, così come è dove può arrivare questo Napoli? Se lo chiedono i tifosi e forse anche società e squadra, Sarri a più riprese ha parlato di nessun obbligo dei suoi di vincere lo scudetto e che per fatturato loro hanno l’obbligo di arrivare quinti, ma a questo punto la domanda nasce spontanea, l’Atalanta e la Lazio che sono davanti cosa dovrebbero aspettarsi? Un discorso del genere non può valere nel calcio dove contano tanti altri fattori, certamente gli obiettivi minimi azzurri sono quelli di ben figurare in Champions League e ottenere almeno un piazzamento nei primi tre posti nella classifica di Serie A. Le cose, però, ora non sono così si è di fronte ad un’emergenza tattica perché manca il finalizzatore e fino a gennaio la situazione non può cambiare, tocca a Sarri dare una svolta nelle prossime gare e poi alla società operare bene sul mercato, nel frattempo non guasterebbe una serie di vittorie per tirar su il morale ad una compagine, che appare alquanto demoralizzata, per risollevare l’ambiente. Bisogna alzare la testa ed in fretta altrimenti sarà troppo tardi e c’è il rischio molto concreto di andare incontro ad una stagione molto al di sotto delle aspettative, una stagione anonima che lascerebbe degli strascichi anche sul futuro, con il rischio di buttare via tutto quello che di buono è stato fatto appena una stagione fa.