Dov’è la meritocrazia?
Il c.t della nazionale di calcio italiana, Roberto Mancini, ha ufficializzato la lista dei 26 giocatori che faranno parte della spedizione azzurra all’Europeo, che scatterà l’11 giugno contro la Turchia all’Olimpico. Mancini aveva già compilato una lista di 28 giocatori, ridotta a 26 nella serata di martedì. <span;>Restano a casa Mancini, Pessina e Politano. Promossi invece Toloi, Bernardeschi e Raspadori. In lista sia Cristante che l’acciaccato Sensi.
Meritocrazia che lascia il tempo che trova, in quanto i giocatori che sono stati esclusi hanno disputato una stagione quasi perfetta nelle rispettive squadre di club, partendo da Politano, nove gol e tanti assist per l’esterno ex Inter e Sassuolo. Il suo “antagonista” Bernardeschi invece ha totalizzato zero reti in bianconero e molte volte si è accomodato in panchina, venendo preferito a Danilo adattato come terzino sinistro. Matteo Pessina, ha totalizzato due gol in Serie A, ma con prestazioni a dir poco devastanti, prendendo il posto di un mostro sacro come Ilicic, in un’Atalanta che è diventata da qualche anno a questa parte, una big del calcio italiano ed Europeo. Il suo “antagonista” Sensi ha visto il campo di rado, perseguitato dagli infortuni e con una condizione fisica precaria ed incerta. Mancini è stato il difensore centrale titolare della Roma per tutto il campionato, diventando così una certezza e non più un giovane prospetto. Il suo compagno di squadra Cristante invece, è stato più volte adattato come difensore centrale, giocando solo quando Smalling è stato ai box per i vari infortuni patiti. Questo merito che tanto è stato decantato dall’ex tecnico dell’Inter è stato subito messo da parte, perché è sotto gli occhi di tutti le preferenze che ha palesato, nonostante le alternative vi erano e anche di qualità superiore ai convocati stessi.