DA SAN PAOLO AL SAN PAOLO: UVINI E’ AZZURRO!
Quando si parla di colpi prospettici gente come Vargas, Fernandez o El Kaddouri non rende a pieno l’idea. Per quanto giovani, si tratta di ragazzi già affermati che hanno velleità di essere subito titolari, o quantomeno di giocarsi il posto. Prendere un calciatore di prospettiva significa comprare un diamante grezzo, che se lavorato bene può ambire al salto di qualità non appena sarà giunto alla giusta consapevolezza dei propri mezzi. Questo è il senso dell’acquisto di Bruno Uvini, difensore brasiliano di grande avvenire che il Napoli ha prelevato dal San Paolo per una cifra relativamente bassa. Tre milioni di euro e contratto quinquennale per lui, che quando ha firmato il suo futuro lo conosceva già: sarà mandato in prestito, per fare esperienza e tornare più forte di prima.Già, ma quanto è forte Uvini? Al momento non ci è dato saperlo, se non da sporadici video o da qualche partita dell’Under 20 brasiliana vista en passant. Di certo abbiamo la biografia: nato il 3 giugno 1991 a Capivari, nello stato di San Paolo (ma ha anche passaporto italiano, dati gli antenati calabresi), a 16 anni riesce ad entrare nel club del capoluogo paulista. Una trafila giovanile eccellente, che ne mette subito in risalto il grande carisma: è infatti il capitano di tutte le selezioni juniores, così come lo sarà poi della Nazionale Under 20. L’esordio in prima squadra avviene nel 2010, quando Uvini ha solo 19 anni, da lì qualche altra presenza in prima squadra (poche, a dir la verità) che ne mette in risalto le caratteristiche principali. Nel curriculum anche due mesi in prova al Tottenham, la scorsa primavera. Un’esperienza non proprio esaltante, conclusasi con zero presenze e il mancato ingaggio da parte dei londinesi. I maggiori successi quindi sono per ora soltanto a livello giovanile. Campione del sub-20 sudamericano nel 2011, è il primo ad alzare il trofeo, avendo la fascia al braccio. Importante anche l’esperienza ai recenti Giochi Olimpici, dove il Brasile ha perso solo in finale contro il Messico. Caratteristiche che sono adeguate soprattutto per il ruolo di centrale difensivo. Uvini non è velocissimo, anche a causa della stazza imponente, ma ha un grande senso dell’anticipo ed è molto forte nel gioco aereo, oltre ad avere la tecnica di base tipica di ogni brasiliano che si rispetti. Inoltre sa impostare bene il gioco ed ha un gran senso della posizione. Ovviamente è da sgrezzare e può migliorare ancora tantissimo, ma se Cosmi (o chi per lui) saprà insegnargli i rudimenti del gioco difensivo “all’italiana” il Napoli si troverà in casa un erede di Cannavaro che un giorno potrà anche soffiare il posto al capitano.