UNA SCONFITTA DISARMANTE

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Doveva essere la partita della risalita per il Napoli ed invece contro l’Empoli è stata una vera e propria “Caporetto calcistica”.L’attenuante del nuovo modulo ancora da collaudare regge poco se si considera che per vincere Malesani ha adottato pochi e semplici stratagemmi. Sono bastati il pressing alto ed un imprendibile Giovinco a mettere a nudo i limiti tecnici e tattici degli azzurri.Siamo arrivati a 37 gol. Tante le reti subite dal Napoli sino ad ora. Dato statistico che proietta la squadra di Reja al terzo posto nella classifica delle difese più battute: solo il Cagliari, ultimo in classifica, ed il Palermo hanno saputo fare peggio, rispettivamente con 41 e 38 reti al passivo.

 

Squadra confusa, lenta, impacciata e nervosa quella azzurra, con un allenatore che non sa dare il giusto sprono né sul piano tattico nel sul piano psicologico e che non sa leggere la partita neanche in corso d’opera.Questa volta male anche molti giocatori. Nel buio totale si salvano il solito Lavezzi, Mannini e Blasi. Per il resto giocatori completamente imbambolati, senza nerbo né idee, ingabbiati nel delirio tecnico tattico dell’allenatore friulano. Malissimo Zalayeta, che non solo non segna da oltre due mesi ma si fa anche espellere privando il Napoli dell’unico centravanti capace di creare pericoli alla porta avversaria, anche se c’è da sottolineare che ormai arrivare sotto la porta per gli uomini di Reja sta cominciando a diventare un vero e proprio miraggio. Insomma uno spettacolo indecoroso offerto agli ineguagliabili 50mila del San Paolo che, ormai stufi delle inguardabili prestazioni, hanno legittimamente fischiato allenatore e squadra. E’ vero che il Napoli rimane ancora nei posti di classifica preventivati ma è altrettanto vero che quella partenopea attualmente , statistiche e prestazioni alla mano, appare come la squadra più debole e fragile del torneo di serie A.Ci vorrebbe la scossa psicologica del cambio d’allenatore , scelta che Marino non condivide per motivi d’immagine più che di necessità ma che si rende necessario in una squadra in cui sembrano essere regrediti giocatori che prima costituivano dei punti di forza.Contro l’Empoli anche Cannavaro e Domizzi sono crollati. Quelli che una volta erano considerati i baluardi della retroguardia azzurra pian piano sono stati coinvolti nella confusione generale e stanno anche’essi perdendo la faccia.  Il Napoli sta diventando il vero “toccasana” nel cammino di molte squadre in cerca di punti e che vengono al San Paolo sempre più convinti di fare risultato.

 

L’impressione è che le prossime due gare esterne con Livorno e Genoa possano essere lo spartiacque tra il Napoli della serie C e quello che sta cercando la definitiva consacrazione in serie A.La fiducia accordata da De Laurentiis a tecnico e giocatori sembra avere un termine ben preciso che sempre di meno sembra poter essere quello temporale del 30 giugno 2008 e sempre di più appare quel distacco di due punti che separa il Napoli dal 13° posto in classifica, oltre il quale, secondo i piani della società, Reja avrebbe fallito ed un suo allontanamento sarebbe più che legittimo. Staremo a vedere.

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