COPPA CAMPIONI ANNI 99 E 00

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E’ forse in questa edizione che si svolge la finale più emozionante di sempre di questa straordinaria competizione : a Barcellona il 26 maggio 1999 il Manchester United trentuno anni dopo riconquista la coppa con una rimonta al limite del romanzesco ai danni del Bayern Monaco di Lothar Matthaus. Grazie ad una punizione di Mario Basler i bavaresi scattano in avanti dopo appena 5 minuti, colpiscono due pali, controllano il match senza che i " red devils" graffino più di tanto. Ed invece nel finale accade l’ incredibile: calcio d’ angolo dalla destra per gli inglesi, persino il portiere Schmeichelsi getta in avanti, spizza il pallone Beckam, a due passi il norvegese Solskjaerentrato appena dieci minuti prima , all’ 88° raddrizza il risultato. Ma non è finita qui; passa un minuto e sempre da un calcio d’ angolo dalla destra, al volo con lo stinco sinistro, Peter Sheringham beffa di nuovo Oliver Kahn, consegnando a Sir Alex Fergusonla più insperata delle vittorie. Formula con due turni preliminari di andata e ritorno dai quali vengono selezionate 24 squadre divise in sei gironi da quattro. Passano ai quarti le prime più le due migliori terze. Per l’ Italia sono in lizza Juventused Inter. Centrano entrambe il traguardo prefissato: i bianconeri grazie alla miglior differenza reti nei confronti di Galatasaraye Rosenborg, i nerazzurri superando di una lunghezza il Real Madrid, sconfitto per 3 -1 a S. Siro grazie a una doppietta nel finale di Roby Baggio. Ma il cammino per nerazzurri e bianconeri viene interrotto per entrambe dai futuri campioni dello United ; nei quarti l’ Inter viene sconfitta senza appello all’ "Old Trafford" per 2 -0, a Milano i notevoli sforzi offensivi per recuperare il gap partoriscono solo un gol al 64° di Nicky Ventola, pareggiato nel finale da Paul Scholes. Fra mille peripezie la Juve supera i greci dell’ Olympiakos, andando a pareggiare al minuto numero 86 con Antonio Conte la rete nel match di ritorno a casa degli ellenici segnata dopo appena dodici minuti, che avrebbe qualificato i biancorossi ateniesi sconfitti per 2 -1 a Torino. E’ sempre Conte a realizzare il gol del vantaggio nell’ andata in Inghilterra, pareggiata solo al 90° da Ryan Giggs dopo che per tutto l’ incontro l’ area bianconera assunse le sembianze di Fort Apache, con gli uomini di Ferguson nelle vesti dei messicani. Al " Delle Alpi" una fulminea doppietta dopo soli dieci minuti di " SuperPippo" Indaghi pare chiudere il discorso, ma con gli inglesi si sa, non è mai finita ( vero Milan? ). Già al 34 il risultato è sul due a due che qualifica il Manchester, nel finale Andy Cole fissa il punteggio sul 3 -2, lasciando infiniti rimpianti fra i fans e non della Vecchia Signora. Poi, la finale già descritta, che reinstalla il calcio inglese dopo 15 anni sul tetto d’ Europa dopo l’ embargo di sei anni causato dalla tragedia di Bruxelles. 1999 – ‘00 Aumentano le formazioni iscritte, e per le nazioni più importanti, causa la scomparsa della Coppa delle Coppe, c’è la possibilità di iscrivere anche quattro squadre. Naturalmente fra queste vi è l’ Italia, che schiera Milan, Lazio, Fiorentina e Parma. Le prime due accedono automaticamente al primo turno, le seconde due debbono superare un turno preliminare con gare di andata e ritorno. Mentre i viola non incontrano soverchie difficoltà per superare i polacchi del Widzew Lodz con un 5-1 complessivo, ben diversa è la sorte che tocca ai gialloblù di Alberto Malsani. Opposti al Rangers Glasgow, il Parma è costretto a subire una cocente eliminazione, battuti per 2-0 in Scozia e vincitori solo per 1 -0 al " Tardini", contro una formazione più avanti nella preparazione, e che, inoltre, gode della possibilità di schierare ben due difensori italiani, Porrini( ex Juventus ) ed Amoroso. Le rimanenti 32 squadre vengono divise in otto gironi da quattro, di cui le prime due avranno accesso al 2° turno. Le terze classificate vengono automaticamente iscritte ai sedicesimi di finale di Coppa Uefa. Spedito il cammino della Lazio, che nel suo girone arriva prima, chiudendo con ben sette punti di vantaggio su Dinamo Kiev e Bayer Leverkusen. A sorpresa si qualifica invece la Fiorentina di Giovanni Trapattoni, inserita in un girone di ferro con Arsenale Barcellona. Un meraviglioso gol di quel magnifico giocatore che è stato Gabriel Omar Batistuta ai viola di espugnare il mitico "Higbury" di Londra, teatro da sempre delle imprese dei " gunners", superando al fotofinish gli uomini di Arsene Wenger, grazie anche ad una parata da leggenda nel finale di Francesco Toldo. Clamorosa invece l’ eliminazione del Milan, opposto a Chelsea, Hertha Berlino e Galatasaray. Nell’ ultimo e decisivo match ad Instabul, fino a tre minuti dal termine i rossoneri sono in vantaggio per due reti ad una che gli garantirebbe il decisivo 2° posto. Ma poi prima una rete del futuro interista ed ex Torino Hakan Sukur ed un rigore di Umit fanno scivolare Maldini e c. addirittura all’ ultimo posto, dando via libera per l’ accesso in Uefa proprio ai giallorossi turchi, che alla fine vinceranno la Coppa. Il secondo turno prevede quattro gironi da quattro, le prime due accedono ai quarti di finale ad eliminazione diretta. Ribaltando il risultato nel secondo tempo, la Lazio conquista il passaggio del turno all’ ultimo atto in casa del Chelseadi Gianluca Vialli, qualificatosi anch’ esso. Inzaghi II° e Sinisa Mihajlovicgli autori dei gol per il due a uno finale. Termina invece la bella avventura della Fiorentina, opposta a due colossi del calibro di Manchester United e Barcellona. Eguale sorte tocca però nei quarti ai biancazzurri di Eriksson, sonoramente battuti al " Mestalla" di Valencia per 5 -2 dagli uomini del futuro tecnico interista Hèctor Cuper. All’ Olimpico non basta per la qualificazione uno straordinario gol di Juan Sèbastian Veron: per la prima volta dopo otto anni, nessuna compagine italiana sarà presente ad una semifinale. Negli altri quarti spicca l’ impresa del Real Madrid che va a vincere per 3 -2 in casa del Manchester, dopo essere stato in vantaggio per tre reti a zero. Tutta spagnola la finale: alle "mèrengues" il Valencia contende il trofeo a Parigi il 24 maggio 2000, ma la finale, diretta dal nostro Braschi, non ha storia: con un secco 3 -0, con reti di Morientes, McManaman e Raul, gli uomini riportano dopo appena due anni la Coppa delle "grandi orecchie" nella bacheca più prestigiosa a livello di club, dell’ intero continente. Al Valencia resta la non piccola soddisfazione di essere arrivato, impronosticato ospite, all’ atto finale.

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