CHI SI ACCONTENTA GODE, COSI’, COSI’…

Non sarà facile, ma lo si sapeva. Dopo il ritorno di Delio Rossi lo sarà ancora meno, perchè questo Palermo sembra essersi rivitalizzato nel giro di pochi giorni. Prima un pareggio in casa contro il Cesena, con una rimonta subita all'ultimo respiro; poi il colpaccio all'Olimpico dove i rosanero hanno steso la Roma; infine il pareggio esterno contro il Milan nell'andata della semifinale di Coppa Italia. Una squadra in salute, si direbbe, anche se tutti dicevano il contrario non più di 15 giorni fa. Un Napoli tramortito dalla fine del sogno Scudetto e dalle voci del rifiuto del contratto da parte di Cavani, troverà sulla sua strada una squadra che ha proprio nella Coppa Italia l'unico e ultimo obiettivo stagionale. Sulla carta non dovrebbero esserci problemi per gli uomini di Mazzarri, ma quest'anno il Palermo ha dimostrato più e più volte di essere molto temibile per il rendimento altalenante. Grandi exploit e grandi debacle: in sintesi è questo che un Palermo giovane e dalle grandi individualità ha messo in mostra fino ad ora, raccogliendo anche grandi elogi per la splendida fase offensiva. Non certo lo stesso si può dire per il reparto arretrato, vero tallone d'Achille e causa principale degli esoneri prima dello stesso Rossi e poi anche del malcapitato Cosmi. 
Quando sono solo cinque le gare al termine della stagione, sabato sera gli azzurri dovranno anche fare a meno del capitano Cannavaro e del Pocho Lavezzi, entrambi squalificati per la sfida al Barbera. Il tutto condito dal malumore di Cavani per un rinnovo contrattuale che tarda ad arrivare. Ma nel calcio si sa, è proprio nei momenti difficili che affiora la forza di un gruppo, che fino ad oggi si è sempre dimostrato compatto e soprattutto capace di saper reggere la pressione. Il cosiddetto "Derby del Sud" non sarà certo una passeggiata e seppur i rosanero non hanno più nulla da chiedere a questo campionato, con ogni probabilità venderanno cara la pelle davanti al proprio pubblico. Un punto fuori casa non sarebbe certo da buttare, anche se poi complicherebbe di molto la probabilità di mantenere il secondo posto fino al termine della stagione. Non bisogna dimenticare infatti che il Napoli avrà nelle ultime tre sfide in calendario in sequenza il Lecce, in trasferta ed ancora in lotta per non retrocedere, l'Inter al San Paolo, in uno spareggio per il secondo posto, e la Juventus a Torino, campo mai agevole per i colori azzurri. Un risultato positivo contro l'Udinese avrebbe certo fatto dormire sonni più tranquilli a Mazzarri, che dovrà ora combattere anche contro il malumore della "delusione Scudetto". Una gara aperta ad ogni risultato, difficile se non impossibile da pronosticare. Decisivo sarà l'atteggiamento con cui questo Napoli affronterà il match. Subire la pressione del caldo pubblico del Barbera potrebbe essere pericoloso. A volte forse è meglio accontentarsi, togliere gli occhi dalla classifica e compiacersi di quanto già fatto, anzichè rincorrere qualcosa di impossibile. Chi si accontenta gode, così così, anche se i tifosi azzurri, statene certi, non saranno mai sazi. Alla vigilia di Pasqua questo Napoli spera solo che al Barbera non venga celebrata la Resurrezione. Sì, ma dei rosanero!
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