ANCELOTTI SI E’ FATTO DEBITI CON LA BOCCA, SI O NO?

 

ACCUSA(PM. LUIGI GIORDANO)
Noi non sappiamo che cosa si sono detti Ancelotti e De Laurentiis all’inizio della stagione. Di certo i proclami di Ancelotti ad inizio stagione sono caduti tutti nel vuoto. Ha dichiarato che non era venuto a Napoli per pettinare le bambole forte del suo curriculum e del suo super ingaggio. Ebbene non ha vinto nulla. Ha dichiarato infatti che era venuto per vincere lo scudetto, ebbene non ha mai nemmeno lottato ed arrivato a venti punti. Cosi come in coppa italia ed in europaleague aveva dichiarato che sarebbe dipeso solo da noi arrivare in finale! Ebbene con prestazioni vergognose azzurri eliminati sempre ai quarti con Milan ed Arsenal. In queste gare il Napoli non è mai sceso in campo. Ora ha dichiarato l’obiettivo secondo posto, e speriamo di raggiungerlo. L’ultimo mese evidenzia che anche questo traguardo rischia di non essere raggiunto. Clamorosa sconfitta ad Empoli e pareggio in casa con il Genoa in superiorità numerica. Mica a Napoli abbiamo l’anello al naso, Ancelotti avrà pure il curriculum ma non può fare proclami di Pirro ai tifosi azzurri. I Tifosi azzurri non sono fessi, sono stanchi di questi debiti fatti con la comunicazione

DIFESA(AVV.ANTONIO LEMBO)
Ancelotti è venuto a Napoli con il suo bagaglio di esperienze e di vittorie e l’intenzione sua e del Napoli era ed è quella di costruire un ciclo vincente perché il Napoli finora ha raccolto complimenti ma zero trofei negli ultimi anni. Davanti alla TV questo Napoli appariva ad Ancelotti già pronto per vincere ma il fatto che non lo avesse ancora fatto era la sua sfida. Capire dove poteva agire per migliorare magari nella testa questo gruppo. E purtroppo per lui in questi mesi ha iniziato a capire che alcuni uomini non erano adatti alla sua idea di gioco e in parte anche svuotati di motivazioni e caratterialmente fragili. Pensiamo ai giocatori come Verdi che non si sono adattati ne al gioco ne alla piazza o ad Hamsik che oramai considerava chiuso il suo ciclo con il Napoli ed il calcio italiano. Fatte queste premesse Ancelotti sta già da un po’ costruendo il Napoli che sarà. Quello che aprirà un nuovo ciclo. E i proclami fanno parte della comunicazione. A volte servono a dare fiducia alla squadra o a lanciare messaggi ma la verità è un’altra. Lui sa che il suo compito quest’anno era di costruire il Napoli vincente e i tifosi devono solo avere la pazienza di attendere. Sulla carta (distanza dalla Juve a parte) il secondo posto e i quarti di EUL sono un passo in più rispetto al recente passato. Sarri ha tentato l’impossibile, abbandonando le Coppe anzitempo, ma oramai era chiaro che questa squadra aveva dato tutto sia di testa che di fisico. Ora serve qualcosa in più dal mercato e se Ancelotti non saprà dare la sua impronta seria il prossimo anno allora e solo allora sarà giusto ricordare a lui ma soprattutto alla società che “ca nisciun e fess”.

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