A NOI LA FASCIA
Quel mercato invernale che lasciava più dubbi che sorrisi. Un mediano, Jorginho, e due esterni bassi, praticamente sconosciuti. No, la piazza si aspettava qualcosa di diverso per limare le distanze dalla vetta. E gli interrogativi di cui sopra, tutto sommato, avevano ragione d'esistere. Un terzino, Ghoulam, proveniente dal Saint Etienne, trattato in passato dal Torino e titolare, a fasi alterne, della nazionale algerina. No, non il massimo della vita. E' andata ancora peggio ad Henrique, bocciato dopo la rapida scorsa data a wikipedia. Esperienze deludenti nel vecchio continente prima di far ritorno in patria, tra le fila del Palmeiras, in serie b. Due flop, stando alle analisi immediate, che non lasciavano presagire nulla di buono. Ma il calcio, come spesso accade, riesce a sorprendere, in un senso o nell'altro. E' il campo a indirizzare le opinioni, a far emergere i giudizi. E così, proprio dal terreno di gioco, è arrivata la rivincita. Un successo personale che si è ripercosso sulla squadra, finalmente in grado di poter contare su due ottimi interpreti del ruolo. Non una sorpresa l'algerino, da sempre impiegato sulla fascia mancina, un'autentica rivelazione il brasiliano, giunto a Napoli da difensore centrale, magari da impiegare qualche metro più avanti in caso di emergenza. Poi l'infortunio di Maggio (dopo la sfortunata trasferta di Porto) ha in un certo senso solleticato la fantasia di Benitez che, per combattere la carenza di laterali, si è inventato una soluzione imprevedibile ma vincente. Cattivo, rapido, bravo negli appoggi e capace di mettere palloni interessanti al centro dell'area, tutto quello che occorre ad un esterno. Posto in prima squadra conquistato, saranno gli altri a dover sudare. Stesso dicasi per Ghoulam che ha palesato sin da subito le sue doti, tutte condensate in quel sinistro forte e elegante. Ha gamba per lanciarsi in avventure offensive e per recuperare nella fase di non possesso, garantendo sempre la necessaria copertura ai colleghi di reparto. Stesso dicasi per Henrique, rivelatosi assai prezioso per gli equilibri della squadra. Due comparse divenute immediatamente protagoniste, del Napoli attuale e di quello che verrà.