TANTI APPLAUSI AL NAPOLI, MA SOLO UN PUNTO AL MANUZZI

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Napoli (3-4-1-2) Iezzo; Cannavaro, Domizzi, Giubilato; Trotta, Dalla Bona, Amodio, Grava; Bogliacino; Calaiò, Pià (77' Sosa). A disp: Gianello, Savini, Montervino, Gatti, Capparella, Bucchi. All. Reja

Cesena (4-3-3) Turci; Biserni, Vignati, Lauro, Ferrini (46' Zaninelli); De Feudis (85' Virdis), Pestrin, Salvetti; Lazzari (66'Piccoli), Pellè , Papa Waigo. A disp: Sarti, Bova, Sacilotto, Mezavilla. All. Castori

ARBITRO: Dondarini di Finale Emilia (Saglietti-Angrisani. Quarto uomo: Pecorelli).
MARCATORI: 19' Calaiò, 21' Papa Waigo.
AMMONIZIONI: Lazzari, Calaiò, Lauro.
ESPULSIONI: 84' Calaiò
ANGOLI: 0 a 5
RECUPERO: 1' e 4'
SPETTATORI: 13.000

Un Napoli inconsueto nel primo tempo, il solito Napoli nel secondo. Si potrebbe sintetizzare così il pareggio del Manuzzi, che strappa la squadra partenopea dalla prima posizione. E c'è da scommettere che nessuno griderà all'ingiustizia. Nella prima frazione gli uomini di Reja sembrano giocare in casa, per il modo in cui tengono il pallino del gioco e l'insistenza con cui cercano la rete. Dopo il break invece si assiste alla solita, soporifera gestione del risultato.Napoli in campo con la difesa a 3, Giubilato in luogo dello squalificato Maldonado, e la novità Dalla Bona a centrocampo. Trotta e Grava ad agire sulle fasce. Attacco con Pià e Calaiò. Castori invece schiera il Cesena con un audace 4-3-3, Lazzari e Papa Waigo a supporto della punta centrale Pellè. Pochi sussulti in avvio di partita, le emozioni più forti dei primi venti minuti sono un tiro debole di Amodio, agevolmente bloccato da Turci, e un tap-in mancato da Lazzari sull'altro versante. Non troppe occasioni, ma il Napoli sembra comunque avere in pugno il gioco, tenendo in scacco una squadra offensiva come quella romagnola che in genere usa aggredire l'avversario, in quest'occasione agisce di rimessa subendo il dominio territoriale azzurro. Dominio che si concretizza nel gol di Calaiò: l'arciere capitalizza con un preciso stacco di testa un cross dalla destra di Trotta. Due minuti per godersi la gioia del gol e Papa Waigo infila Iezzo punendo la difesa rimasta completamente scoperta. Ed è sicuramente una punizione per le scelte del mister azzurro.

Sin dall'ingresso delle due squadre in campo era impossibile non notare il macroscopico errore di valutazione commesso da Reja, che sceglie i tre centrali difensivi nonostante il Cesena giochi con gli esterni d'attacco. Infatti Papa Waigo sul versante destro affonda che è un piacere, sfruttando la falla gigantesca creatasi grazie all'assenza del terzino. Oltretutto l'allenatore persevera nello sbaglio, poichè la squadra aveva avuto le stesse difficoltà anche la settimana scorsa contro il Frosinone, altra compagine che gioca con gli esterni alti.

Parità ristabilita, ma non cambia il leit-motiv del match, con il Napoli che continua a cercare con insistenza la porta cesenate e gli avversari a tentare la rimessa in contropiede. Alla mezz'ora una clamorosa occasione: Pià smarca Calaiò che però davanti a Turci spara fuori di sinistro. Altro capovolgimento di fronte, due minuti dopo, e stavolta è un miracolo di Iezzo a salvare di nuovo su Papa Waigo che smarcatissimo spara a colpo sicuro. Ancora Cesena in chiusura di tempo, Pellè conclude di poco a lato su passaggio di De Feudis.

Secondo tempo, si spera che sia uguale al primo per intensità e per occasioni da rete. Speranza vana, poichè il match diventa la consueta partita a scacchi che il Napoli mostra quando c'è da acquisire il risultato. Peccato che stavolta si tratti di un pareggio. Dodici minuti per assistere al primo tiro in porta, con Dalla Bona che tenta la conclusione dalla distanza senza impensierire troppo Turci. Poi tanti sbadigli, alla mezz'ora Sosa entra a sostituire un evanescente quanto irritante Pià. E proprio il Pampa regala la prima vera emozione, dopo quaranta lunghissimi minuti: calcio di punizione, cross al centro e l'argentino svetta in area di rigore, il n.1 bianconero la tocca sulla traversa, lo vedono tutti tranne l'arbitro che non concede l'angolo. Calaiò si infuria e, già ammonito, viene mandato sotto la doccia anzitempo, e con lui le ultime speranze di puntare alla vittoria. Allo scadere dei 90' però una punizione violentissima di Domizzi da 40 metri fa tremare l'incrocio, è l'ultima azione prima del triplice fischio dell'arbitro. Un punto a testa, tutti contenti, il Cesena resta a ridosso della zona play-off, il Napoli sale a 27, secondo dietro Juventus e Bologna appaiate in testa. Le premesse erano incoraggianti, poi però come sempre un'avvincente incontro di calcio si è trasformato in una noiosa partita di Risiko. Risultato soddisfacente a parte, c'è però un altro rovescio positivo della medaglia: se si continua su questa falsariga i tifosi partenopei potranno dormire sonni tranquilli. Già, soprattutto nel secondo tempo…

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