TATTICAMENTE: LA FASE PASSIVA DEL NAPOLI SUL GOL DEL CHIEVO
Rivisitiamo gli errori della difesa azzurra nel gol di Maxi Lopez
Parte male il Napoli di Rafa Benitez, alla sua prima gara di scena al San Paolo. Cade ai danni di un modesto Chievo, che è arrivato a Napoli con l’idea di pareggiare. Si sperava in una vittoria, per dare continuità alla vittoria di Genova, per rispondere a Juve e Roma negli anticipi di sabato. Buon primo tempo, dove il Napoli crea molto, nonostante Corini schieri tutti gli uomini dietro la linea del pallone, tendendo molto bassa la linea, ad eccezione di Maxi Lopez, comunque gli spazi si trovano con le solite trame offensive degli azzurri, ma che trovano un super Bardi, che respinge anche un calcio di rigore firmato Higuain. Secondo tempo, con meno ritmo, ma sempre con Bardi protagonista. Il tempo passa, il Napoli si innervosisce, ed in occasione di una palla inattiva a favore si fa trovare impreparato, con poca organizzazione difensiva. Dall’immagine che vi mostriamo notiamo una serie di errori, tattici collettivi e individuali, come spesso accade in questa prima parte di stagione,in quattro gare ufficiali, sono già sei le reti subite.
Torniamo al goal che ha deciso la gara col Chievo: –Albiol lento nel rientrare nella propria area di rigore; -Koulibaly ci riesce,ma copre una zona di campo inutile, in quanto quella del Chievo e’ una transizione di gioco centrale;-Jorginho è troppo mordido nel contrasto;-Zuniga doveva anticipare la chiusura di quello spazio,visto che Maxi era l’unico che poteva attaccare;-Inler doveva essere più pronto nel contrasto,con appunto Zuniga pronto a coprirgli le spalle. Come vi abbiamo fatto notare,i problemi del Napoli,sono sempre in fase passiva,cura poco dei dettagli,ed in questa azione che era di semplice lettura,è stata un rete simile come quelle che nella passata stagione hanno segnato nella casella reti subite 39 reti.
Sia chiaro, non è un problema di sistema tattico, ma di atteggiamento, cosa ben diversa.Adesso più che mai a Rafa Benitez spetta l’arduo ma fondamentalmente lavoro, curare una fase difensiva che lascia perplessi.
Massimo Carcarino
