SCARSA LUCIDITA’ E CONDIZIONE FISICA NON OTTIMALE

Nell'emozione generale per il ricordo di Carmelo Imbriani, il Napoli aveva la ghiotta occasione di portarsi a meno due dalla Juventus e rendere entusiasmante questo campionato. Con le novità di Armero, Mesto e Insigne dal primo minuto in campo rispetto ai soliti titolari. Purtroppo la prova degli azzurri è stata mediocre, e tranne un palo colpito da Hamsik, non vi sono da segnalare grandi squilli di tromba. Una squadra apparsa stanca e con poca lucidità, è stata bloccata ottimamente dallo squalificato Delio Rossi, che ha inaridito le fonti del gioco e creato una buona densità a centrocampo. Se poi si mettono anche le lune storte di Hamsik e Cavani, il risultato non può essere che uno scialbo 0-0 con tanto di rammarico da parte di tutti i tifosi. Da sottolineare l'ottima prova del colombiano Pablo Armero, che con impegno e buoni spunti, ha dato la giusta idea del suo valore anche in prospettiva. Per lo scugnizzo Lorenzo Insigne impressionano la facilità di dribbling e di proporre calcio, peccato che le sue idee non siano state seguite in maniera attenta dai suoi compagni. Il solito guerriero Behrami è da applaudire per il suo encomiabile impegno e la grande quantità che regala a centrocampo, Gokhan Inler invece non è riuscito a prendere per mano la squadra. Mazzarri ha provato ad inserire anche il quarto attaccante Pandev per provare l'assalto vincente, ma questa volta la solita mossa non ha dato risultati. Unica sostituzione che lascia perplessità è stata quella di Zuniga per Armero, forse era preferibile tirare fuori un Mesto abbastanza anonimo.

Ma piangere sul latte versato non è una pratica produttiva, quindi non ci resta che incassare questo punto e guardare avanti. Il futuro più immediato parla della trasferta quasi inutile di Europa League contro il Viktoria Plzen, in una competizione ampiamente ripudiata da tutti. Il perchè sia stata fatta questa scelta è un arcano tutto da scoprire, visto che il prestigio europeo non deve essere mai messo in discussione. Le figuracce, partendo dal girone, sono state troppe e questo non può far certo piacere. E' possibile che non si riesca proprio a gestire il doppio impegno Coppa-Campionato? Eppure le rose sono ormai larghissime, e a questo punto il problema è da attribuire o ai rincalzi o al mister. Sembra che ormai si sia sempre obbligati a scegliere tra l’uno o l'altro obiettivo, rischiando seriamente di perdere entrambi. Il traguardo reale resta quello di difendere la seconda piazza per approdare nella magia chiamata Champions League e tornar a rivedere le stelle. Certo che ieri la Roma ci aveva regalato un grandissimo assist per alimentare il sogno, ma il favore non è stato raccolto prontamente. L'importante ora è ritrovare la condizione fisica per affrontare nel migliore dei modi la fase cruciale della stagione. I tasselli ci sono ed è stato ampiamente dimostrato, basta incastrarli nella maniera giusta.

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