IBA003. IBARRA (ECUADOR) 25/01/2017.- El jugador de Uruguay Marcelo Josemir Saracchi (d) disputa el balón con el jugador de Perú Aldair Fuentes (i) hoy, miércoles 25 de enero del 2017, durante un partido por el campeonato Sudamericano Sub 20 entre Uruguay y Perú, disputado en Ibarra (Ecuador). EFE/José Jácome

Saracchi: la freccia uruguaiana

Marcelo Saracchi è uno dei giovani più promettenti dell’Uruguay nonché dell’intero movimento calcistico sudamericano. La carriera di questo ragazzo classe 1998 è da vero predestinato. Saracchi ha militato fino all’età di 13 anni in una squadra della sua città natale, Paysandu, poi il trasferimento nella capitale Montevideo, a 350 km da casa, dove inizia la sua carriera al Danubio. Qui Marcelo è cresciuto ed è diventato un giocatore completo, ma l’ha fatto a modo suo, bruciando le tappe: a 14 anni “Piri” segnava già 5 gol in 7a divisione, a 17 era il pilastro della Sub-17 della Celeste nel Sudamericano di categoria, giocato da capitano con personalità e grande autorità. E proprio il Sudamericano Under 17 del 2015 ha rappresentato il primo momento di svolta della sua carriera, con Leo Ramos (allora tecnico del Danubio) che si era innamorato di Saracchi e aveva chiesto a gran voce alla dirigenza del club di dirottarlo subito in prima squadra: richiesta respinta, ma accolta in estate, quando Ramos non c’era più e il tecnico era Jorge Castelli. Marcelo Saracchi ha così assaggiato la prima squadra nell’estate 2015, sorprendendo tutti nelle amichevoli e diventando una presenza fissa nella rosa del Danubio: l’esordio ufficiale è arrivato l’11 agosto 2015 in Copa Sudamericana, al 77′ del match contro l’Universidad Catolica, il debutto in campionato cinque giorni più tardi contro la Juventud, e nel giro di un mese ecco le prime gare da titolare, che hanno trasformato il 17enne Saracchi in un giocatore imprescindibile per gli uruguagi. Nel biennio successivo il terzino sinistro è stato uno dei giocatori chiave della rosa del Danubio. Poi il Sudamericano Sub-20 vinto da titolare, e due ottime prestazioni contro Portogallo e Venezuela nei quarti e nelle semifinali del Mondiale U20, chiuso dall’Uruguay al 4° posto: le doti di Saracchi e la sua continua crescita hanno conquistato il River Plate, che ha deciso di acquistarlo a fine agosto. Marcelo ha così chiuso la sua esperienza nel Danubio con uno score di 61 presenze, 3 reti e 7 assist. Arrivato in punta di piedi, il classe ’98 si è subito messo in evidenza, conquistandosi la stima di Gallardo e andando presto a strappare il posto da titolare nei Millonarios a Milton Casco: Saracchi si è imposto grazie alle sue doti offensive e alla sua capacità di spinta, alla quale si aggiunge anche una discreta abilità negli inserimenti. Una stagione da assoluto protagonista che gli è valsa la chiamata dall’Europa, con il Red Bull Lipsia che ha bruciato la concorrenza e si è assicurato le prestazioni della freccia uruguaiana per una cifra di poco superiore ai 13 milioni di euro.
Marcelo Saracchi nasce come terzino sinistro, ma vista la sua ottima accelerazione e le sue buone qualità tecniche è stato spesso schierato anche come esterno di centrocampo o come esterno offensivo. Fisicamente è abbastanza minuto (172 cm di altezza) ma non si risparmia in fase di contrasto e di recupero del pallone dimostrando una grandissima aggressività e determinazione, caratteristiche tipiche dei calciatori uruguaiani famosi per la loro ‘garra’. La sua duttilità lo rende un giocatore adattabile ad ogni ruolo sulla corsia mancina. E dopo aver brillato con le maglie di Danubio e River Plate, per il classe ’98 è arrivato il momento del grande salto verso il calcio europeo: nel suo futuro ci sarà il Lipsia, club ambizioso e che può rappresentare il vero trampolino di lancio per la carriera di Saracchi.

A CURA DI FRANCESCO MASTRIANI

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