Gianluca Mancini: un talento da tenere sott’occhio

Un altro giovane dell’Atalanta che gioca, convince e segna, anche se in realtà di mestiere Gianluca Mancini farebbe il difensore. E lo fa bene, come lo scorso anno in B a Perugia, dove a fine stagione è stato scelto nella top 11 del campionato dai ventidue allenatori, e nonostante due mesi di stop per un infortunio al ginocchio destro. Contro l’Inter i tre punti sono arrivati anche grazie a lui. Il difensore può vantare all’attivo 19 presenze nella massima Serie dove ha realizzato la bellezza di 4 goal, niente male per un difensore.

Una squadra, e una società, da sempre e storicamente attenta ai giocatori giovani e italiani, nonostante Mancini non sia direttamente un prodotto del vivaio. Il classe ’96 è infatti scuola Fiorentina. Un mediano di centrocampo, alto un metro e novanta, spostato già da giovanissimo qualche passo più indietro: in difesa, dove fisico e tempismo nelle chiusure hanno convito i bergamaschi ad acquistarlo.

Gianluca Mancini il suo debutto nel calcio che conta lo fa già l’11 settembre del 2015, in Serie B al Perugia, dopo aver giocato nelle giovanili della Fiorentina e vinto coi Giovanissimi Nazionali lo scudetto nel 2011. La prima squadra viola però la annusa soltanto: Montella lo manda in campo al fianco di Savic nel finale di un’amichevole a Malaga nell’estate del 2014 e poi lo porta quattro volte in panchina in Europa League, senza però mai farlo giocare. Nel luglio del 2015 passa quindi al Perugia, nel solco di un idolo personale come Marco Materazzi: col numero 23 tatuato sulla pelle proprio in suo onore. tempo. Nel frattempo arriva anche l’esordio in Nazionale Under 21, tre partite tra settembre e ottobre. Una gioia personale e per l’Atalanta, che sembra averci visto più lungo di tutti anche questa volta.

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