Reina e la sua rivincita: con i viola la gara perfetta

Uno napoletano nato per sbaglio a Madrid. E’ la storia di Pepe Reina, l’estremo difensore azzurro che per la terza stagione difende la porta partenopea. Arrivato a Napoli nel primo anno di Benitez, Pepe Reina entra subito nel cuore dei tifosi azzurri per le sue doti tecniche ma soprattutto per la personalità da leader che il buon Reina ha sempre mostrato dentro e fuori dal campo, con quell’ attaccamento alla maglia azzurra quasi inverosimile per chi sulla carta d’identità risulta esser nato a  Madrid il 31 agosto del 1982.  Dopo la prima stagione azzurra conclusasi con la vittoria della coppa Italia,  ritornò a Liverpool visto che era a Napoli con la formula del prestito dal club inglese. Ritornato in Inghilterra, non ci fu intesa col Napoli per il suo ritorno all’ombra del vesuvio e accettò il ruolo di vice Neuer al Bayern Monaco. Nell’anno in cui Reina abbandonò la squadra azzurra, la sua presenza veniva costantemente rimpianta, causa soprattutto le prestazioni non esaltanti del portiere brasiliano Rafael. Ad ogni prestazione negativa di Rafaele  ritornava il solito tormentone”se ci fosse stato Reina”.

Il GRANDE RITORNO:  E’ la stagione 2015/2016, al Napoli approda dall’Empoli il tecnico Maurizio Sarri in sostituzione di Rafa Benitez approdato al Real Madrid. La campagna acquisti non esalta critica e tifosi, ma a riscaldare  i cuori dei napoletani è il tanto invocato ritorno di Pepe Reina. Il portiere spagnolo sarà protagonista di un’ottima stagione con la gara Napoli Inter che resterà per sempre indelebile nella storia di Reina in azzurro: a trenta secondi dalla fine del match Reina si supera con una parata prodigiosa che regala la vittoria al Napoli che dopo quel match si ritroverà primo in classifica.

IL PERIODO NEGATIVO: L’estate 2016 è caratterizzata dalla ricerca del Napoli di un secondo portiere affidabile da affiancare a Reina. Il brasiliano Rafael e il napoletano Luigi Sepe non hanno mai convinto Sarri e la società era sulle tracce di Sportiello, portiere dell’Atalanta finito alla Fiorentina nel mercato di Gennaio. Nei due mesi di ottobre-novembre il Napoli ha subito un evidente caldo fisico e mentale e anche Reina è stato messo sotto accusa. In Champions col Besiktas fu responsabile del gol della vittoria dei turchi con una mancata uscita nella sua area piccola, mentre in campionato gli errori sono stati  commessi con Bologna ,Lazio, Torino(anche se il secondo gol granata fu viziato da un fallo sul portiere spagnolo) e a Firenze sul gol di Bernardeschi obiettivamente poteva fare qualcosa in più. Un periodo negativo, anche perché il portiere spagnolo era stato sempre un punto di forza della squadra azzurra.

LA RIVINCITA DI PEPE: Anno nuovo, Reina vecchio.  Con l’avvento del 2017 il Napoli ha ritrovato nuovamente un Pepe Reina in splendida forma. Nella prima gara dell’anno ha salvato il risultato su un gran tiro di Muriel a botta sicura.  A Milano si è mostrato sicuro su ogni intervento e soprattutto con la Fiorentina ha salvato il risultato prima su Astori e poi su Chiesa. Insomma aspettando nel prossimo mercato estivo un portiere valido che possa affiancare Reina, nel mercato di gennaio il vero acquisto del Napoli è proprio il portiere spagnolo, che ha ritrovato le prestazioni dei tempi migliori. La gara di coppa Italia con la Fiorentina ha emanato due verdetti: la conquista della semifinale di coppa Italia e un Pepe Reina ritrovato in tutta la sua forma.

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