PROGETTO RIDIMENSIONATO!
Progetto – Ebbene si, ormai si può dire, non ci sono più dubbi. Se qualcuno si era infatuato di questo progetto, se qualcuno aveva sognato con le dichiarazioni del presidente un Napoli sempre più grande ed in grado di competere non solo in Italia ma anche e sopratutto in Europa, beh costui si potrebbe sentire nello stesso stato d’animo dello scrivente. Quante volte abbiamo sentito questa parola? Eppure dopo 10 anni del progetto, il Napoli non era poi così tanto lontano dal definitivo e agognato salto di qualità. Ed invece si è ritornati con i piedi a terra e con un’unica grande convinzione, ormai inequivocabile: Il re è nudo!
Alibi – siamo partiti da Lanciano dove mancavano palloni e casacche, siamo arrivati all’era di Benitez ed Higuain. Bene, si dirà, e allora? Questo non sembra un buon progetto? A pensarlo e leggerlo così la risposta è assolutamente si ma se andiamo a snocciolare il percorso di come il Napoli è arrivato alla condizione attuale ci accorgiamo che è finito il tempo degli alibi. Dapprima la crescita da zero, poi il consolidamento con figure mancanti in Società tipo quella di un vero direttore sportivo in grado di sostituire Marino, l’arrivo di Mazzarri non certo incline alla valorizzazione dei giovani, la vendita di Lavezzi, Cavani e poi l’arrivo di Rafa Benitez con Higuain. L’anno scorso sembrava essersi superato, una bella impennata del progetto catalizzata dalla vendita di Cavani, evidentemente. Quest’anno si doveva chiudere il cerchio ed invece c’è stato un clamoroso passo indietro
Anno della verità – eccoci giunti a quello che doveva essere l’anno della verità, l’anno dello scudetto come dichiarato dal Patron:”senza se e senza ma”, l’anno in cui sono stati fatti i nomi di Mascherano, Fellaini tanto per restare a quelli del Presidente. Ed invece? Invece Reina non viene confermato, lasciando un vuoto dentro e fuori dal campo nella capacità di comandare la difesa, al posto di Fernandez, ceduto per 10 milioni di euro, non arriva un difensore di quelli già affermati ma ancora un “progetto” di top player. Sull’esterno Janmaat sembrava già azzurro ma era necessario cedere prima Maggio su cui nessun club si è sentito d’investire e quindi è rimasto, in scadenza. Così come Britos, entrambi che si sono ritrovati a giocare da titolari la partita più importante della stagione insieme all’altro partente Gargano. Mercato chiuso in difesa. Il centrocampo, reparto su cui ci si doveva concentrare anche secondo i dettami del tecnico è stato quello su cui si è intervenuto, invece, meno tempestivamente con l’arrivo del giovane Lopez dopo una fitta lista presentata da Benitez e lo scouting. Ed infine il vice Higuain. Ci sarà Michu che intanto nella partita di Bilbao non è andato nemmeno in panchina. Pandev e Dzemaili verso la Turchia…. ecco trovati i soldi per l’ingaggio di David Lopez e il pareggio di bilancio.
Cosa è cambiato?
Non si capisce questo dietrofront, non solo sulla costruzione della squadra ma anche sullo stadio: “se compro lo stadio, come faccio la squadra?” Il risultato è sotto gli occhi di tutti. Ed ancora:”Quando parlo non tradisco mai le aspettative di chi ascolta. Ho sempre detto che non possiamo aspettare gli ultimi quattro giorni di mercato. E chiaro che la nostra attività è anche di fare spazio, quindi non di svendere ma vendere. Tu non ti devi preoccupare perchè noi dobbiamo affrontare, prima degli ultimi quattro giorni di mercato, i preliminari di Champions e non arriveremo non preparati e sguarniti. Quindi stai tranquillo che troverai quelle ciliegine sulla torta che avevamo promesso“. A quali ciliegine si riferiva? Dove sono finite e perchè? Tanti interrogativi ma anche tanti paletti ai professionisti che lavorano per rinforzare questa rosa tra scouting e tecnico. Diritti d’immagine, tetto d’ingaggio per reparto con ingaggi crescenti passando dalla difesa all’attacco, e tante tante parole che rischiano di mandare in fumo il progetto. Ma allora perchè portare a Napoli Benitez e soprattutto Higuain? Per questo “progetto” Napoli appaiono come due balene in un acquario….