QUESTIONE DI FEELING

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Dopo il presidente e l’allenatore ha parlato anche il capitano. Lui, da napoletano, è intervenuto nel momento peggiore della gestione Mazzarri, dopo le tre sconfitte consecutive e si è esposto portando all’esterno le voci dello spogliatoio. Paolo è pronto a giurare che il gruppo ha ancora la forza e la capacità di reagire e che i conti si devono fare alla fine perchè il gruppo crede ancora nel terzo posto. Intanto, però, è rimasto veramente scosso dai fischi del San Paolo e quella mancanza di feeling avvertita nella partita contro l’Atalanta osservata dalla tribuna. Per la squadra e per la Società il pubblico è stato, da sempre, una grossa risorsa. Vedere il San Paolo contestare la squadra con i fischi avrà sicuramente fatto male agli azzurri ma loro hanno fatto veramente male tanto da meritarli. Quindi non c’è da meravigliarsi ma il capitano e gli altri componenti della rosa devono solo reagire e cercare di riconquistare la tifoseria. Il compito spetta soltanto a loro e magari se, veramente, si vedranno calciatori affrontare le sei partite come delle finali il feeling tra pubblico e squadra sicuramente ritornerà. La partita con il Lecce, da questo punto di vista, acquisisce un valore fondamentale perchè permetterebbe al gruppo di crederci ancora e potrebbe continuare a dare un senso a questo campionato. Non bisogna mollare perchè la squadra, così facendo, potrebbe arrivare tonica, all’appuntamento che, a questo punto, è il più importante della stagione. Ed allora potremmo essere noi a cantare O’ surdato ‘nnamurato.

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