NESSUNA TRACCIA DI PIA’

Il calciatore dal peggior rendimento nella positiva stagione del Napoli è senz’ombra di dubbio Inacio Pià. Il brasiliano ha fatto il suo rientro in campo domenica nella gara pareggiata al San Paolo contro l’Arezzo. Relegato in tribuna per circa due mesi per contrasti con la società circa la sua volontà di cambiare aria, la sua ultima presenza era datata ventidue dicembre 2006: in quell’occasione entrò all’84’ in luogo di Emanuele Calaiò. Il suo ritorno sul terreno da gioco è stato a dir poco disastroso. Reja lo inserisce al 66’ al posto di Fabio Gatti, quando il risultato era di uno a uno, nel tentativo di raggiungere il gol del vantaggio. Pià, invece, lo ripaga con la peggiore prestazione da quando veste la casacca azzurra. Fallisce due chiare opportunità per segnare: clamorosa quella sciupata dopo uno stupendo assist di Roberto De Zerbi.

Le iniziative in cui si produce sono evanescenti, il suo modo di stare in campo è quasi irritante. Non salta mai il diretto avversario, tentando numerosi dribbling che risultano fini a se stessi. Inoltre, particolare da non sottovalutare, sembra non spendere tutto quello che ha per la causa azzurra. La sua gara, dunque, ha avallato i dubbi di Reja riguardo il suo utilizzo. Il giocatore versa palesemente in un momento di involuzione. Tecnica e tattica. In questa stagione ha collezionato, tra campionato e Coppa Italia, diciassette presenze realizzando una sola rete: è avvenuto il ventitrè agosto 2006, quando al San Paolo era di scena l’Ascoli per il secondo turno di Coppa Italia. Da quella notte il nulla. In verità il ventiquattrenne di Ibitinga non è mai stato un grandissimo finalizzatore: il dribbling fulmineo e la capacità di fornire precisi assist hanno sempre rappresentato i suoi punti di forza. Da quando gioca in Italia il suo migliore momento l’ha vissuto nel 2003/04, quando militava nell’Ascoli: quell’anno segnò ben tredici reti, suo record personale, in trentasei partite disputate. Nell’Atalanta in tutto trentatrè presenze e una sola rete. Sotto il Vesuvio ha già disputato due campionati di C1: per lui quarantaquattro presenze e dieci reti equamente divise nei due tornei. L’equivoco, a questo punto, rischia di divenire di natura tattica: è lecito porsi l’interrogativo circa la posizione in campo a lui più congeniale. Seconda punta o attaccante esterno in un tridente? Reja, contro l’Arezzo, l’ha prima schierato largo a sinistra nel tridente e poi ala sinistra dopo l’ingresso in campo di Sosa. Il tecnico goriziano ha difeso il ragazzo nel dopopartita: “Pià? E’ naturale che su un campo del genere lui è molto adatto visto che vede nella velocità la sua arma migliore, ma nelle partite ci sono anche gli episodi ed è per questo che non è riuscito a concretizzare”. Nonostante tali dichiarazioni l’impressione è che Pià sia destinato nuovamente a star fuori a partire dal prossimo impegno contro la Triestina, complici il ritorno di Calaiò dopo la squalifica e l’utilizzo di De Zerbi da attaccante. Recuperare Pià sarebbe un ottimo investimento per il Napoli: la squadra ha uno dei suoi punti deboli nella mancanza di uomini in grado di saltare l’uomo e di creare quindi superiorità numerica. Forse sarebbe stato meglio assecondare le sue richieste a gennaio, e accettare di mandarlo a giocare in prestito altrove: un maggiore utilizzo e un ambiente più fiducioso nei suoi mezzi l’avrebbero potuto aiutare a rigenerarsi. Ciò non si è verificato, e la tribuna di certo non ha mai recuperato nessun calciatore. Chissà che questo recupero non avvenga a Napoli, con la città pronta ad applaudire nuovamente i numeri di quel ragazzo che in una sera d’agosto del 2005 mise in seria difficoltà la difesa dell’Inter al "Trofeo Birra Moretti".

 

STAGIONE

SQUADRA COMPETIZIONE PRESENZE GOL

2006/07

NAPOLI

SERIE B

12

0

2006/07

NAPOLI

COPPA ITALIA

5

1

2005/06

NAPOLI

SERIE C1

24

5

2004/05

ATALANTA

SERIE A

10

0

2004/05

NAPOLI

SERIE C1

20

5

2003/04

ASCOLI

SERIE B

36

13

2002/03

ATALANTA

SERIE A

14

0

2001 /02

ATALANTA

SERIE A

9

1

 

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