NAPOLI- HANNOVER 96 3-3

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Reja propone il Napoli con la formula con il trequartista dietro le due punte ed il Napoli brilla finalmente in fase offensiva, realizzando ben tre reti seppure due su calci piazzati. La difesa invece ha fatto acqua, la retroguardia ha sofferto soprattutto sull' out di sinistra dove Grava ha sostituito l'infortunato Savini. Le considerazioni sulla tattica da adottare sono spontanee. Il 4-3-3 è un modulo poco propositivo per il Napoli, gli azzurri non hanno uomini con le caratteristiche giuste per poter sviluppare questo modulo. In particolare i tre centrocampisti preoccupati di fare filtro per la difesa sono poco propositivi nel cercare giocate atte a lanciare a rete i compagni dell'attacco. In particolare il rinunciare a degli esterni di ruolo come Trotta e Capparella finisce per svilire le giocate sugli out e per convergere la gran parte delle giocate per vie centrali, Amodio non può essere certo considerato un esterno. La formula del 4-3-1-2 con l'ispirato De Zerbi dietro le punte invece permette ai centrocampisti di avere meno oneri in fase di costruzione del gioco, l'ex catanese è perfetto per lanciare a rete con la sua tecnica sopraffina i compagni del reparto avanzato. In ordine alla fase difensiva, probabilmente Reja ha avuto ragione nel provare fino adesso quattro centrali anche nelle posizioni di terzino destro e sinistro, dicasi Maldonado a destra e Savini a sinistra. La squadra con questi uomini sulle fasce sembrava granitica ed impermeabile in difesa, oggi è bastato che Savini non giocasse e che al suo posto fosse schierato il più offensivo Grava, per vedere la squadra soffrire maledettamente in fase difensiva. Gli azzurri che hanno giocato di meno fino ad ora sono chiamati ad una serie di amichevoli a tambur battente, domani si rigioca contro l'Itala San Marco.

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