NAPOLI – UDINESE: OGGI IL POSSIBILE, MERCOLEDI’ I MIRACOLI!

Ci voleva proprio. La vittoria all'Olimpico in casa della moribonda Lazio è stata un vero e proprio toccasana per l'ambiente partenopeo che, come al solito, riesce da solo a crearsi una depressione distruttiva per poi tornare a volare in alto con la fantasia. Tre sconfitte, troppe, soprattutto se consecutive e tra queste c'è la doccia gelata tedesca che porta il Napoli da match point a clamorosa eliminazione. Per carità di Dio, non fraintendiamo, l'italianismo ci porta a pensare che vincere 3 a 0 sia impossibile e che il Marsiglia, ampiamente eliminata, lascerà strada ai tedeschi. L'Europa è un'altra cosa e non si lascia andare in simili mezzucci tutti italiani. Ma ci penseremo più avanti, a tempo debito, adesso è importante concentrarsi al prossimo obiettivo. Quello più difficile e che Benitez proverà a scuotere il più ossibile. Lo stesso tecnico spagnolo riconosce le insidie del caso: non c'è bisogno di tirare la corda per mercoledì, a quello ci pensa l'attesa e il blasone, il problema è non distrarsi adesso quando l'avversario si chiama Udinese, con tutto il rispetto, e la gara non è decisiva nonostante i passi avanti delle avversarie.E' qui che la maturità del gruppo viene fuori, l'esperienza dei campioni conclamati fa la differenza e la leggerezza dei giovani spacca le partite. Altri tre punti, altro obiettivo, poi si penserà a fare miracoli, magari con l'accompagnamento di qualche…baghetta!

 

Udinese. Guai per Guidolin in vista di Napoli che ciò nonostante parla di obiettivo tre punti. Nel 3-5-2 di pieno contenimento con un modulo che tende a trasformarsi in un 5-4-1 all'occorrenza, il tecnico friulano sarà costretto a rivedere le sue strategie per provare a pungere gli azzurri. Difesa forte fisicamente, ma molto lenta e presa spesso dal nervosismo con l'ex Domizzi sempre pronto a protestare; centrocampo molto mobile ma con poca qualità. Solo Lazzari, reinventato regista, garantisce giocabilità mentre il resto del reparto propone velocità e ripiego difensivo. Non ci sarà Di Natale che, sommata all'assenza di Muriel, porta Guidolin a optare per un attacco molto leggero sul piano fisico e scarno dal punto di vista qualitativo. Nico Lopez, spesso affiancato proprio al Napoli, non sembra essere in grado di sorreggere il peso di una squadra basata più sul difendere che sull'aggredire lo spazio lasciato dagli avversari.

2) Brkic (1); Hertaux (75), Danilo (5), Domizzi (11); Basta (8), Pereyra (37), Lazzari (21), Alan (3), G. Silva (34); N. Lopez (17), B. Fernandes (32)All. Francesco Guidolin

Indisponibili. Muriel, Di Natale, Renegie

Ex. Domizzi

 

Napoli. Rafa Benitez non sottovaluta l'avversario nonostante la carta sottolinei il grande divario di qualità ed esperienza. Solito 4-2-3-1 di possesso palla e ripartenza veloce. In attesa dell'Arsenal, ci sarà qualche cambiamento evitando di rischiare qualche calciatore acciaccato. In difesa potrebbe esserci l'esordio di Reveillere per Armero con il colombiano che sembra comunque favorito; in mediana Dzemaili affiancherà Inler sostituendo il connazionale Behrami mentre Mertens dovrebbe partire titolare al posto di Insigne. Pandev confermato con la possibilità di vedere a gara in corso Zapata e Paolo Cannavaro. Occhio a non farsi trovare impreparati a centrocampo visto il reparto folto dell'Udinese e la poca attitudine di Dzemaili nell'abbassarsi in copertura

Formazione (4-2-3-1) Reina (25); Maggio (11), R. Albiol (33), Fernandez (21), Armero (27); Inler (88), Dzemaili (20); Callejon (7), Pande  (19), Mertens (14); Higuain (9)  All. Rafa Benitez

Indisponibili. Zuniga, Hamsik, Mesto; Britos (squalificato)

Ballottaggi. Reina 70% – Rafael 30%; Mertens 70% – Insigne 30%; Armero 60% – Reveillere 40%

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