NAPOLI STRARIPANTE, IL CHELSEA E’ AVVISATO

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NAPOLI (3-4-1-2): De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Aronica; Zuniga, Gargano (74’ Vargas), Inler, Dossena; Hamsik (63’ Maggio), Lavezzi (59’ Cavani); Pandev. A disposizione: Rosati, Fideleff, Fernandez, Dezi. All. Mazzarri

CAGLIARI (4-3-1-2): Agazzi; Pisano (45’ Perico), Canini, Astori, Agostini; Dessena (66’ Gozzi), Conti, Nainggolan (31’ Thiago Ribeiro); Ekdal; Larrivey, Ibarbo. A disposizione: Avramov, Ariaudo, Cossu, Gozzi, Nenè. All. Ballardini

Arbitro: Brighi di Cesena (Rosi-Di Fiore, IV Giannoccaro)

Marcatori: 10’ Hamsik, 19’ Cannavaro, 30’ Astori (autogoal), 37’ Larrivey, 56’ Lavezzi (rigore), 70’ Gargano, 77’ Larrivey, 84’ Maggio, 90’+2  Larrivey.

Ammoniti: 43’ Pisano, 45’ Dessena, 51’ Canini

Recupero: 1’ – 2’

Prepartita – Dopo i tre punti generosi di Parma, il Napoli vuole dare seguito ai risultati utili consecutivi in ottica terzo posto. Gli azzurri sono di scena questa sera allo Stadio San Paolo contro il Cagliari che, invece, si trova a soli sei punti di distacco dal terzultimo posto e cerca la svolta lungo il proprio cammino dopo gli ultimi risultati negativi. Mazzarri adopera un piccolo turnover preferendo Zuniga a Maggio sulla corsia destra e Pandev in luogo di Cavani che siede in panchina trovando un po’ di riposo in vista della gara allo Stamford Bridge contro il Chelsea in programma mercoledì sera. Ballardini, a sorpresa, cambia volto al suo attacco e pone tra le linee Ekdal, mediano puro, alle spalle della coppia Larrivey-Ibarbo. Si preannuncia una gara combattuta a centrocampo, dove entrambe le squadre cercheranno di avere la meglio per far ripartire subito l’azione alla volta delle punte veloci.

Primo tempo – Le squadre iniziano a studiarsi tatticamente con il Cagliari che effettua molto possesso palla alla ricerca del varco giusto, mentre il Napoli cerca di rendersi pericoloso da due calci d’angolo. Ibarbo è l’uomo più pericoloso tra i sardi in quanto svaria su tutto il fronte offensivo non offrendo quindi alcun punto di riferimento, pronto ad innescare i tagli di Larrivey. Alla prima occasione al 10’, però, il Napoli colpisce grazie ad uno spunto di Hamsik che trova l’angolino con un tiro da fuori area preciso eludendo l’intervento mancato di Conti che scivola e l’uscita di un difensore centrale. Il Cagliari non accusa il colpo e cerca la reazione immediata con un tiro di Ibarbo che viene ribattuto da Aronica in calcio d’angolo. Sui sviluppi dello stesso è Larrivey che si sgancia dalla marcatura e trova la battuta alta. Al 14’ con una rimessa lunga e precisa di Campagnaro, Lavezzi tenta l’accelerazione nell’uno contro uno servendo poi Pandev che si fa chiudere al momento del tiro. Al 19’ arriva il secondo goal per gli azzurri: da una punizione di Lavezzi, Cannavaro è libero di battere a rete smarcandosi da Canini sul secondo palo a tu per tu con Agazzi. Il Napoli, nonostante il doppio vantaggio, corre e riparte come meglio sa fare e al 30’ con un possesso palla fattivo e producente la palla arriva a Lavezzi che sull’out destro supera Agostini e, mettendo al centro, trova la fortunosa deviazione di Astori che fa autogoal. Alla mezz’ora gli azzurri conducono già con tre reti di vantaggio e Ballardini tenta di dare la scossa sostituendo Nainggolan fermatosi per una contusione al gluteo con Thiago Ribeiro che fa il trequartista, mentre Ekdal occupa il posto del belga in mediana. Arriva il primo spunto di Pandev che prova a farsi vivo dalle parti di Agazzi ma il suo tiro termina abbondantemente a lato. I sardi non ci stanno e accorciano le distanze al 37’ con un colpo di testa preciso di Larrivey che anticipa l’intervento di Cannavaro dopo un calcio piazzato battuto da Conti. Al 40’ il Cagliari insiste cercando di riaprire la partita con orgoglio e colleziona un’altra occasione con Ibarbo che entra in area di rigore e serve Thiago Ribeiro libero di impattare la sfera, ma la deviazione lenta sul primo palo costringe comunque De Sanctis a rifugiarsi in angolo. Termina il primo tempo dopo un solo minuto di recupero per il ritmo alto e continuo delle due squadre. Il Napoli deve chiuderla per non soffrire ulteriormente il ritorno potenziale del Cagliari e archiviare i tre punti per immergersi con maggiori stimoli nella gara dello Stamford Bridge.

Secondo tempo – Il Napoli è chiamato alla gestione del vantaggio, mentre il Cagliari può impensierire ulteriormente gli azzurri e tenerli impegnati per tutta la ripresa. Al 2’ Pandev difende egregiamente la sfera ma non trova la battuta vincente per la chiusura puntuale del diretto marcatore. Lavezzi ci prova al 7’ direttamente da calcio di punizione con una conclusione a giro di poco fuori. Lo stesso fantasista argentino insiste un minuto dopo ma viene contrastato in modo opportuno da Canini. E’ il preludio al quarto goal che arriva al 10’ con un calcio di rigore conquistato e battuto da un Pocho ispirato che spiazza l’incolpevole Agazzi. Continua in modo preponderante la vena realizzativa dell’argentino. Il Cagliari è allo sbando e sembra aver accusato il colpo come si evince da proiezioni offensive sterili e da spazi lasciati vuoti a centrocampo. Ballardini cambia inserendo Perico e il giovane Gozzi al posto di Pisano e Dessena per provare a riaprirla. Mazzarri concede la staffetta a Lavezzi schierando al suo posto Cavani, poi tocca a Maggio e Vargas.  Al 16’ il Matador si fa vivo in area di rigore con un tiro che non gira abbastanza sul secondo palo. Solo Napoli: al 24’ sempre Cavani serve Gargano che, con un tocco sotto, elude l’intervento della difesa rossoblù e deposita in rete. Il Cagliari insidia l’area partenopea con il migliore interprete, Ibarbo, che dopo aver vinto un contrasto su Zuniga serve al centro un cross vellutato per il colpo di testa vincente di Larrivey. Non è finita qui: dalla rimessa di De Sanctis la palla raggiunge Pandev che, prendendo posizione, suggerisce bene sulla corsa Maggio che chiude i conti all’attivo con un diagonale forte e preciso punisce per la sesta volta Agazzi. Vargas prova qualche spunto individuale senza alcun effetto pericoloso ma è encomiabile la voglia di dimostrare le sue qualità giocando, magari, con una certa continuità. Nel finale, a tempo praticamente scaduto, Ibarbo consente Larrivey di realizzare la tripletta personale con un’azione fotocopia del secondo goal. I sardi hanno incassato tanto ma, giocando così in altre partite, possono incamerare tre punti comodi per stazionare in zone di classifica più tranquille. Il Napoli avrebbe potuto difendere diversamente il vantaggio stando attento alle palle inattive e sulle marcature individuali poiché il bomber rossoblù ha avuto modo di prendere le misure e incidere nelle tre occasioni di testa. La prestazione è stata profondamente concreta e rappresenta un segnale di forza nei confronti delle dirette concorrenti: Chelsea in Champions, Lazio e Udinese in campionato. 

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