NAPOLI, RITORNO AL PASSATO
Vittoria ci voleva e vittoria è stata. Il Napoli torna al successo contro i gialloblu di Mimmo Di Carlo pareggiando il conto con le sconfitte subite in questo campionato: ora siamo 6 vittorie e 6 pareggio.Nonostante il risultato importante sia per la classifica che per il morale, in campo si è visto un Napoli meno brillante del solito, più accorto e meno votato all’attacco.Come era prevedibile si è fatto sentire il contraccolpo della batosta di Bergamo.Il Napoli non ha creato il solito numero di palle gol ma è stato più attento e rannicchiato nella propria metà campo. A creare pericoli in area avversaria ci hanno pensato Bogliacino, Lavezzi e Zalayeta. Non è un caso se l’azione del gol sia passata tra i piedi del trio sudamericano, prima con un’azione di prima tra Lavezzi e Bogliacino e poi con un lob liftato finalizzato con una mezza rovesciata dal parte del bomber Zalayeta. Grande gol!Per il resto pochi i pericoli creati, con un centrocampo bloccato sugli esterni e con il tandem Blasi-Gargano chiamato più a distruggere che a costruire. Un atteggiamento tattico, questo scelto da Reja, frutto più di opportunismo contingente che non di una variazione tattica definitiva.
Il risultato è stato quello di rivedere a larghi tratti, salvo azioni isolate da parte degli uomini più validi tecnicamente, il Napoli brutto ma concreto dello scorso campionato. Un Napoli che rischia ma sa colpire al momento giusto riuscendo a portare a casa il risultato. seppur soffrendo fino al fischio finale.Grande tensione, insomma, per i tifosi che erano abituati a vedere un Napoli diverso ma che sapranno fare di necessità virtù.La partita con il Parma oltre a un Napoli cinico versione serie B, ha proposto tra i talenti che la rosa può annoverare anche il campione cresciuto in casa, un giocatore che molte soddisfazioni aveva dato nel Napoli di serie C e serie B ma che poco si era visto nel corso di questa prima parte della nuova avventura del Napoli in serie A.Infatti, nel giorno in cui la prestazione dell’idolo del San Paolo Lavezzi non è stata esaltante come al solito, ecco che agli onori sale Mariano Bogliacino, giocatore tenuto in grande considerazione da Reja e dotato di un bagaglio tecnico non comune.Il suo contributo è stato determinante in fase offensiva.Reja lo ha piazzato sul centro sinistra, dietro a Zalayeta, a fare da cerniera tra centrocampo e attacco, supportato anche dagli inserimenti di Lavezzi, lasciato più libero sul piano tattico.
Sarà difficile scegliere tra lui ed Hamsik in futuro.L’infausta scelta si staglierà agli occhi di Reja già dalla prossima partita contro il Siena.Gli azzurri incontreranno un avversario reduce dalla clamorosa vittoria per 1-3 raccolta in casa del Genoa. Gravi le assenze in casa partenopea: non saranno del match per squalifica Savini e, soprattutto, Lavezzi. Al loro posto dovrebbero essere schierati Calaiò e Rullo, anche se, soprattutto sulla fascia sinistra, non si escludono varianti, tenuto conto della scarsa considerazione di Reja per il terzino ex Lecce.All’”Artemio Franchi” di Siena scenderà nuovamente un Napoli accorto, memore della disfatta ma consapevole di avere tra le sue fila uomini in grado di fare la differenza.E menomale che quando Lavezzi latita i nuovi fenomeni Reja può trovarli in casa.
L’esempio di Bogliacino dovrebbe far riflettere anche chi, invece di applicarsi a trovare se stesso, pensa solo a lamentarsi e a pensare più alle proprie ambizioni personali che a quelle della propria squadra che se è vero che ha ricevuto in passato da certi giocatori, ha contribuito anche a fare in modo che le gesta degli stessi riecheggiassero non solo in Italia ma nel mondo. Piuttosto che rovinare la serenità di un ambiente, questi calciatori farebbero bene a pensare a questo.