NAPOLI – CHIEVO: FUORI L’ORGOGLIO!
Quanta rabbia, sia da una parte che dall'altra. Magari il telefono avrà squillato abbondantemente prima di ricevere una risposta. Non tanto per il fuso orario, ma per guadagnare tempo utile in modo da cercare la miglior presentazione possibile. Forse, chissà, proviamo a tirare una linea concreta dopo la caduta in Ucraina.
Rabbia, da una parte, per le critiche che scavalcano quanto di buono fatto in questi anni. Risultati che non potranno essere cancellati, nessun dubbio, ma che una volta passati vanno in archivio, tra i ricordi belli e brutti. L'acqua passa sotto i ponti e la corrosione ne rimodella la morfologia, a quel punto l'acqua deve seguire quel nuovo tracciato per non uscire fuori. E' la giusta idea tra passato e presente: un tempo, non molto tempo fa, l'ambizione era un sogno e tutto quello che sarebbe arrivato era ben gradito; oggi, quei sogni, sono la realtà da acciuffare perchè i tempi cambiano e con se le stesse ambizioni. Oggi, quello che una volta era un sogno, deve diventare la normalità. Sarà maturità, evoluzione, crescita…possiamo chiamarla in mille modi diversi, ma il risultato finale di tre stagioni fa non avrebbe lo stesso gusto adesso!
Rabbia, dall'altra parte, perchè dopo tanti sacrifici per restare in piedi fino alla fine del mese ci si ritrova a fare viaggi lunghi, estenuanti e in paesi sconosciuti per vedere come altri nomi, della stessa squadra, siano completamente fuori da ogni presupposto come se fossero "dilettanti allo sbaraglio" e non certo per colpa loro visto che seppur non parliamo di Messi e simili, si tratta sempre di materiale umano con esperienza e che nell'arco di un intera carriera hanno dimostrato qualcosa. Discorso analogo anche per i giovani, compresi quelli che arrivano dalla B e costretti a vedere come altri coetanei si distinguono in Champions League da titolari in club di prestigio mentre loro, purtroppo, si sentono dire che lo spazio sarà sempre poco anche se l'uomo gerarchicamente avanti è a mezzo servizio.Forse, e non ce lo auguriamo per niente, se le cose dovesse andare ulteriormente a singhiozzo qualcosa potrebbe saltare ed è già successo, proprio ad ottobre, che il banco fece il botto all'ennesimo scivolone di risultati, attuali e non passati, mediatici e d'orgoglio.
Appellarsi al passato è il primo passo per restare sempre piccoli evitando di crescere e prendersi responsabilità e qui, in questa città, non è tollerabile soprattutto se quel passato conta una coppa e qualche soddisfazione fine a se stessa di cui non potersi neanche vantare…
Chievo. Eugenio Corini, subentrato a Di Carlo, prova a dare nuova linfa a quel fenomeno Chievo in difficoltà. Cambia il modulo, da 4-4-2 a 4-3-2-1, ora più chiuso in fase passiva ora più veloce in fase offensiva. I tre mediani penseranno più a coprire gli spazi che a sorreggere l'azione avanzata mentre la difesa difficilmente lascerà la propria metà campo consapevole dei limiti tecnici e fisici. Occhio al solito Pellissier che spesso ha trafitto la porta partenopea così come Thereau, una spina nel fianco quando in superiorità numerica. Possibile la sorpresa Moscardelli al centro dell'attacco con Pellissier arretrato sulla trequarti
Indisponibili. Paloschi, Sardo, Cesar
Formazione (4-3-2-1) Sorrentino (54); Fey (21), Andreolli (3), Dainelli (2), Dramè (93); Rigoni (16), Guana (5), Hetemaj (56); Thereau (77), Luciano (10); Pellissier (31) All. Eugenio Corini
Ballottaggi. Thereau 70% – Moscardelli 30%
Napoli. Quanta rabbia nelle parole di Mazzarri e la speranza è quella di rivedere la stessa rabbia anche in campo. Napoli che torna in campionato, lì dove sbagliare non si può, ed ecco che tornano i titolarissimi: solito 3-4-1-2 con gioco veloce, largo e difesa alta ad iniziare il contropiede. Dubbio Behrami – Dzemaili in mediana mentre nel reparto arretrato dovrebbe confermarsi Gamberini sul centro-sinistra. Hamsik, se girerà alle spalle delle punte, potrebbe diventare fondamentale per schiacciare la squadra avversaria con almeno due uomini a controllo aprendo brecce per Maggio e Pandev. Meglio non parlare della grottesca vicenda legata al calcioscommesse, un pastrocchio tutto italiano dove Napoli potrebbe caderci, come al solito, a pagare per tutti!
Formazione (3-4-1-2) De Sanctis (1); Campagnaro (14), Cannavaro (28), Gamberini (55); Maggio (11), Dzemaili (20), Inler (88), Zuniga (18); Hamsik (17); Pandev (19), Cavani (7) All. Walter Mazzarri Ballottaggi. Dzemaili 60% – Behrami 40%