NAPOLI – CHELSEA: ORGOGLIO PARTENOPEO

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Calano le tenebre. Le luci artificiali provano ad illuminare ciò che l’oscurità ha avvolto in se stesso. Napoli non è Londra. Oltremanica il nero della notte porta consiglio costringendo tutti a rinchiudersi nella calda tranquillità di fine giornata. E’ in quel momento che le paure chiedono aiuto alla ragione, alla razionalità. Napoli no. Napoli di notte comincia a vivere scatenando il proprio essere nascosto dalla luce del giorno, quasi a volerlo fare apposta per non farsi vedere nascondendosi in quelle sicurezze che solo il riflesso della Luna sul mare sa tirare fuori. Una delle tante, enormi differenze tra due realtà così distanti eppure tremendamente vicine contrassegnate dallo stesso obiettivo. Il San Paolo verrà illuminato dalla luce lunare e riscaldato da quella foga che solo una notte d’orgoglio può regalare travolgendo qualsiasi cosa. La notte, quella europea, per Napoli non è una terra sconosciuta da esplorare, ma un territorio da conquistare servendosi di quello che cuore e anima riescono a mettere sul tavolo, quello verde e soffice, al chiaro di Luna. Napoli firma la storia e spera di trarne leggenda da una notte che non sarà mai come le altre neanche a posteri. Questa notte non è per uomini normali. Questa notte è destinata ai guerrieri, quelli che spendono fino all’ultima goccia di sudore e sangue per orgoglio, dignità, blasone. L’Italia resterà a guardare, speranzosa nei propri interessi e disgustata dal pensiero che sarà proprio Napoli, ancora una volta, a dovergli salvare la faccia. Cose di tutti i giorni, ma non di tutte le notti partenopee dove l’orgoglio ha già stuzzicato scettici e pessimisti. Il resto spetta ai guerrieri per colorare di azzurro anche quella Luna incantata dalla notte partenopea

 

Chelsea. In casa londinese le cose non vanno a gonfie vele. Nelle ultime uscite, il Chelsea ha collezionato ben poco e stimolato i propri tifosi ancora meno. Villas Boas sarà costretto ad invertire la rotta già prima della sfida di ritorno per saltare prematuramente. Il tecnico portoghese, ad ogni modo, è ancora incerto sul da farsi per frenare il Napoli: solitamente, i blues tendono a schierarsi con un 4-3-3 arcigno fatto di palleggio e corsa con gli esterni chiamati in causa molto spesso, ma questa idea dipenderà molto da alcuni interpreti indispensabile altrimenti si passerà ad un 4-2-3-1 che mette a repentaglio la già fragile manovra difensiva. Molto, quindi, dipenderà dalle condizioni di Ramires e dal ballottaggio tra Mata e Malouda: nel caso in cui dovesse farcela il brasiliano, allora via al 4-3-3 con l’esterno francese a riposo. In caso contrario, spazio al 4-2-3-1 con lo spagnolo alle spalle della punta stile David Silva. Ed è qui che i veri pericoli potrebbero materializzarsi visto che i due tendono a scambiarsi di posto quasi continuamente creando costante superiorità. In dubbio anche John Terry non ancora al 100% mentre Drogba dovrebbe rilevare Fernando Torres al centro dell’attacco.

Formazione (4-3-3) Cech (1); Bosingwa (17), David Luiz (4), Terry (26), Ivanovic (2); Ramires (8), R. Maereiles (16), Essien (5); Sturridge (23), Drogba (11), Mata (10)     All. Villas Boas

 

Ballottaggi. Ramires 60% – Malouda 40%; Terry 55% – Cahill 45%

 

Napoli. Questa potrebbe diventare la partita più importante della gestione Mazzarri. Dopo il ritorno alla vittoria con il Chievo e i segnali positivi della trasferta di Firenze, il Napoli sembra essere prontissimo all’appuntamento consapevole di dover impugnare l’ascia di guerra fino ad oggi tenuta al riposo per far spazio al fioretto. 3-4-2-1 consueto con squadra larga, difesa alta e ritmo veloce di contropiede. Massima attenzione ai calci da fermo e alle progressioni individuali del gruppo inglese, ma ciò nonostante potrebbero diventare essenziali due uomini per i partenopei: Hamsik e Lavezzi. Il primo potrebbe non solo creare grossi problemi alla linea mediana dei blues, ma contestualmente porterebbe a limitare sia Essien che Mereiles. Lavezzi, invece, potrebbe diventare una spina nel fianco di una difesa forte ma lenta e insicura. Occhio anche a Maggio costretto a contenere Mata e trovare spazio dalle avanzate di Bosingwa. Grava dovrebbe sostituire l’acciaccato Campagnaro nel trittico difensivo mentre Aronica e Britos vanno in ballottaggio

 

Formazione (3-4-2-1) De Sanctis (1); Grava (2), Cannavaro (28), Aronica (6); Maggio (11), Inler (88), Gargano (23), Dossena (8); Hamsik (17), Lavezzi (22); Cavani (7)     All. Nicolò Frustalupi (Vice allenatore)

 

Ballottaggi. Grava 80% – Campagnaro 20%; Dossena 65% – Zuniga 35%

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